Politica
24 Gennaio 2020
Tour de force elettorale per il segretario del Pd che incontra i lavoratori al polo chimico e poi i simpatizzanti al “Germoglio”

Zingaretti: “Votate Bonaccini per chiudere la stagione della paura”

di Redazione | 2 min

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“Mancano settantadue ore alla chiusura delle urne e sono le ore più importati degli ultimi cinque anni e dei prossimi cinque anni”. Esordisce così il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti davanti a circa trecento partecipanti alla cena organizzata dal Pd cittadino al centro sociale “Il Quadrifoglio”.

Insieme a lui il segretario provinciale Nicola Minarelli ma anche Paolo Calvano e Nicola Minelli oltre ai candidati ferraresi del Pd Dario Maresca, Simonetta Renga, Marcella Zappaterra e Marco Fabbri. Poco prima si era recato al petrolchimico per un incontro per un incontro con i lavoratori nel quale si è parlato di questioni industriali riguardanti il polo chimico ma anche e soprattutto della transizione energetica verso fonti rinnovabili.

Un incontro questo che, dice Paolo Calvano, “non vuole avere solo carattere politico ma nel quale portare questioni che possano anche essere portate al governo”. I lavoratori non si fanno attendere non mancano le preoccupazione riguardo a una “demonizzazione della plastica” ma anche riguardo alla difficoltà che si ha verso una transizione ecologica e, non ultimo, un sentimento di lontananza che gli operai hanno verso i politici che si presentano in fabbrica solo a pochi giorni dalle elezioni.

 

“La sconfitta del 4 marzo – dice Zingaretti – è colpa di un partito che ha rotto i rapporti con il suo popolo”, un popolo che probabilmente si trovava in difficoltà e che non ha ricevuto risposte tanto che negli anni di crisi “la ricchezza in mano a pochi è aumentata ed è quindi aumentata la disuguaglianza”. Ciò che deve fare lo stato è “guidare la transizione attraverso l’innovazione” ma anche “produrre ricchezza e redistribuirla perché solo così possiamo contrastare la destra che cavalca i problemi ma non li risolve”.

“Nelle ultime ore si decide chi votare – continua Zingaretti al Quadrifoglio – e queste sono i momenti vitali in cui combattere” e per farlo indica la via che può fare “la differenza, noi dobbiamo guardare alle fragilità e alle paure e a queste dare risposta”.

“Salvini – dice – è il migliore a vedere le paure anzi, a crearle, come con lo studente tunisino, ma è il peggiore a risolverle”. Proprio a questo il segretario imputa la “fuga di luglio e agosto che non è stata casuale, sono scappati perché non sapevano come risolvere i problemi enormi che avevano creato”.

“Parlate con le persone – conclude – e andate a cercare chi è indeciso perché sappiano che l’unico candidato che può battere la Borgonzoni e chiudere la stagione della paura è Stefano (Bonaccini, ndr)”.

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