Codigoro
24 Gennaio 2020
In sala Pro Loco inaugura l'esposizione curata da Roberto Merighi, figlio di un combattente bondenese che durante il secondo conflitto mondiale conobbe il codigorese Mangolini

Merighi e Mangherini, a Codigoro la mostra su un’amicizia nata in guerra

di Redazione | 2 min

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Codigoro. In occasione della Giornata della Memoria, lunedì 27 gennaio alle 11, sarà inaugurata nella sala espositiva della Pro Loco di Codigoro la mostra ‘Bruno Merighi ed il codigorese Giovanni Mangolini – Quinta Divisione Cosseria – Fronte Russo – Due fanti in guerra, poi deportati in Germania’, organizzata e curata da Roberto Merighi.

Attraverso questa mostra itinerante, l’organizzatore racconta la storia di suo padre, giovane barbiere di Stellata di Bondeno che, dopo la chiamata alle Armi fu mandato, il 12 ottobre 1942, a combattere sul fronte russo nell’ambito della campagna italiana al fianco della Germania nazista.

Frutto di un’opera di ricerca e documentazione partita dalle 227 lettere raccolte dalla famiglia Merighi, nonchè da foto e documenti vari risalenti alla campagna di Russia, la mostra mette in luce i patimenti e l’orrore della seconda guerra mondiale.

“Fa onore a Merighi la volontà di rendere omaggio a suo padre Bruno. Attraverso le lettere dal fronte – dichiara il sindaco Alice Zanardi – viene ricostruito il dramma di tanti giovani italiani mandati a combattere, proiettati verso un destino incerto, senza poter accarezzare speranze e sogni di un futuro migliore, di pace. Furono migliaia e migliaia i soldati italiani, nel fior fiore della giovinezza, mandati allo sbaraglio dal regime fascista e costretti ad affrontare temperature estreme, prima ancora delle rappresaglie dell’esercito sovietico”.

“Molti di loro, come sappiamo, non tornarono mai più alle loro case, tra i loro affetti più cari. Il papà di Roberto, Bruno, – aggiunge il sindaco – conobbe, durante quella drammatica esperienza, un nostro concittadino, Giovanni Mangolini, al quale il Comune di Codigoro rende omaggio, insieme a tutti coloro che sono stati deportati nei campi di lavoro nazisti e a tutte le vittime della Shoah”.

Gli orrori dell’Olocausto non hanno risparmiato quei giovani Internati Militari Italiani (Imi) che morirono di stenti, di fatica, di freddo, di fame e di malattia proprio nei lager nazisti. Bruno Merighi e il codigorese Giovanni Mangolini, condivisero anche la straordinaria, fortunata esperienza di fare rientro a casa.

Alla cerimonia inaugurale, in programma lunedì 27 gennaio, sarà presente l’organizzatore. Parteciperanno inoltre due classi dell’Istituto comprensivo di Codigoro, accompagnati dalla docente Rita Cinti Luciani, in rappresentanza della dirigente scolastica, professoressa Ines Cavicchioli.

La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta sino a domenica 16 febbraio, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e alla domenica dalle 16 alle 18.

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