Comacchio. “Diffidate dalle aperture di Bonaccini, storico militante del Pd che oggi per pura strategia e convenienza toglie il simbolo del Pd dalla sua lista, restando lui simbolo della sinistra, non certo del centro”.

L’invito di Emanuele Mari, coordinatore locale di Forza Italia, è agli storici elettori del partito e a coloro che fanno fatica a sentirsi rappresentati, ma che domenica 26 gennaio “possono costituire l’ago della bilancia”. Affiancato dalla candidata consigliera Francesca Spadafora, Mari ha aperto l’incontro organizzato in centro storico a Comacchio per chiudere la campagna elettorale per le imminenti Regionali.

“Il ruolo di Forza Italia nella coalizione di centrodestra – ribadisce – è determinante, perché il centrodestra lo abbiamo creato noi e rivendichiamo la componente liberale, cattolica e centrista della coalizione stessa”.
Tornando agli avversari, Mari e Spadafora mettono in guardia gli elettori da “tutte le bufale surreali, a tratti anche divertenti, esternate in queste ultime settimane da Stefano Bonaccini e sostenute da Marco Fabbri, che riverberano anche su Comacchio, come la favola di cadenza quinquennale della metropolitana di superficie della costa di 150 chilometri da Cattolica al Delta del Po”.

“La Regione – ricorda a proposito Mari – un anno e mezzo fa ha programmato, per motivi economici, la soppressione di tre linee ferroviarie regionali in funzione e l’amministrazione di Comacchio intende togliere dalle previsioni il collegamento ferroviario di soli 20 chilometri da Ostellato a Comacchio”.

Lo stesso discorso vale per le politiche urbanistiche: “Diffidate da chi parla di riduzione del ‘consumo di suolo’, argomento che a Comacchio neppure è trattabile: in quasi otto anni l’amministrazione comunale, per mano del suo dirigente incaricato ad hoc, non ha adottato il nuovo piano urbanistico comunale e sta procedendo tuttora con quello adottato oltre 20 anni fa”.

Prima di passare la parola alla candidata, Mari chiude facendo notare “quanto sia inverosimile la proposta di Bonaccini di un servizio regionale permanente h24 per la manutenzione delle strade della regione: con quali soldi? Sono anni che Marco Fabbri lamentano in Consiglio la fatica nel reperire risorse per ristrutturare le strada del territorio”.

Sulla sanità, “tema tanto caro e sbandierato da Bonaccini” si inserisce Spadafora: “Come si può parlare di eccellenze con liste d’attesa superiori ad un anno, anziani quotidianamente costretti a pagare privatamente i trasporti (si pensi ai nostri concittadini che da Comacchio devono raggiungere Cona o Lagosanto). Dov’era la Regione finora?”.

Tra le problematiche che Spadafora promette di affrontare se eletta non poteva mancare quella della difesa della costa. “Il disinteresse della Regione per la salvaguardia del nostro litorale dalle mareggiate ha causato danni ingenti. Ritengo emblematica l’assenza di Bonaccini, mai presente in cinque anni nel nostro territorio e non pervenuto neppure a novembre, mese drammatico per le mareggiate”.

Si chiude sul lavoro: “La mancanza di politiche regionali di de-burocratizzazione e de-fiscalizzazione costringono i giovani ad abbandonare la Regione, attività e partite Iva a chiudere, in particolare territori come il nostro. Persiste nel frattempo lo storico modello assistenzialista, antitetico alle imprese”.