Dopo aver scaricato per prima Solaroli – “è ovvio che viene sbattuto fuori dalla Lega se ha fatto una cosa del genere” – Lucia Borgonzoni ridimensiona il caso dell’audio scandalo, anzi, “va bene la sospensione perché mi sembra più un caso personale tra due persone che altro”.

A margine del tour elettorale che mercoledì ha portato la candidata alla presidenza della Regione nel territorio ferrarese, l’aspirante governatrice motiva il cambio di passo.

“All’inizio, appena era uscita, sembrava una storia diversa, cioè ci aspettavamo l’uscita di piazza Pulita Pulita poi non ho visto la puntata per cui non so se la registrazione sia stata più lunga” confessa Borgonzoni.

“Sembrava che fosse stato offerto un posto pubblico, sembrava un quadro completamente differente, poi io ieri ho richiamato e abbiamo parlato della sospensione perché dall’altra parte comunque lui ha fatto una denuncia-esposto verso la signora che a sua volta era quella che abbiamo visto nel video di Piazza Pulita”.

“Allora lì non è che posso entrare nel merito se la storia raccontata è vera di uno o dell’altro, per cui va bene la sospensione e poi dopo si vedrà come andrà avanti la cosa, poi non è neanche un posto pubblico per cui cambia molto anche tutto il quadro” ribadisce la candidata che sposa la teoria del “non-caso” avanzata da Salvini.

“Ad oggi ci sono due versioni, mi sembra forse più un caso personale tra due persone che altro, non c’entra niente il Comune perché non è neanche un posto pubblico per cui è una cosa tra due persone, non c’entrano dinamiche di altro tipo” commenta ancora Borgonzoni sulla vicenda che ha coinvolto i due consiglieri comunali. “Resto sempre dell’idea che è ovvio che un consigliere non può offrire un posto pubblico ma questo non è il caso a differenza di come era uscita all’inizio”.