di Giada Magnani

Compiute tutte le formalità complementari alle indagini, è stato dato il benestare per il funerale di Maiss Abdelilah, il 20enne argentano, ma di origini marocchine, morto venerdì 10 gennaio, dopo un doppio accesso ospedaliero.

Ancora da stabilire con certezza le cause del decesso. Di certo c’è che il ragazzo, Abdi per gli amici, avrebbe accusato un persistente malessere. Che, 48 ore dopo il suo manifestarsi, gli avrebbe tolto la vita.

Le esequie avranno luogo alla camera ardente del Sant’Anna di Cona. La salma composta in una bara avvolta in telo bianco, ed adagiata a terra, il tutto secondo il rito musulmano, riceverà le preghiere dei genitori, sorella, fratellino, e dei tanti parenti e conoscenti provenienti anche da fuori regione.

Al termine di questa funzione religiosa, il feretro poi verrà trasportato all’aeroporto di Bologna, da dove prenderà il volo, diretto verso Beni Mellal, la città distante 2750 chilometri, da dove al tempo la famiglia del giovane emigrò in Italia.

Le spoglie verranno sepolte nel cimitero locale: lo stesso che custodisce i resti di un coetaneo e connazionale: Oualid Arrobi, di San Biagio, promessa della squadra di calcio dell’Argentana, scomparso nel 2016, all’età di 18 anni a seguito di un incidente stradale.

Intanto per contribuire alle spese i suoi ex compagni di scuola dell’Ipsia hanno sottoscritto una raccolta fondi. Mentre nei giorni scorsi, in piazza Garibaldi, tanti giovani gli hanno voluto tributare un ultimo saluto.