Lettere al Direttore
20 Gennaio 2020

Il caso Solaroli e la dimensione etica della politica

di Redazione | 2 min

La Lega di Ferrara (per propria ammissione in stretto rapporto coi vertici nazionali) ha dimostrato di saper digerire tutto: dalle bestemmie in diretta facebook all’utilizzo sfacciato della minaccia o della compravendita per fare tacere il dissenso interno. La sfacciataggine degli attori della vicenda, che ha recentemente coinvolto il consigliere Solaroli e – chiamati in causa da lui – il Sindaco e il Vice Sindaco, hanno acceso l’attenzione dei riflettori di tutta Italia su Ferrara (e non è la prima volta), trasmettendo l’immagine della nostra città come una delle capitali dell’arroganza di chi governa per il proprio interesse e non per il bene comune.

La dimensione etica della politica, un valore imprescindibile per chi davvero vuole cambiare una città, appare totalmente estranea ai capi del partito di maggioranza che governa Ferrara già da più di 6 mesi. Tutto ciò non può essere bollato come un problema interno e quindi risolversi nel classico “lavare in casa i panni sporchi”.

Per questo è necessario uno scatto di orgoglio, cominciando dal respingere la patetica proposta dell’autosospensione di Solaroli, che, spendendo il nome dell’amministrazione comunale, dunque della cosa pubblica, voleva comprare il silenzio di una “rompicazzo” con un posto di lavoro. Al di là dei possibili risvolti penali della vicenda, che non sta a noi accertare, questa non appare affatto come una questione privata, ma un fatto grave che macchia l’intera reputazione della nostra città.

Gli ultimi sviluppi della vicenda chiamano in causa le altre forze di maggioranza: pare che la strategia comunicativa della Lega sia rivolta non solo a denigrare gli avversari, ma anche ad impedire che altri rappresentanti delle forze della coalizione (gli assessori Maggi e Fornasini sono stati espressamente menzionati) possano emergere.

Ci pare che sia giunto il momento che le altre forze della coalizione di centro destra, soprattutto quelle che sono solite definirsi “moderate” o che si richiamano ai valori cattolici, facciano sentire la propria voce in questa vicenda, mostrando un segnale di risposta ai continui e intollerabili atti di “bullismo” della Lega, cominciando dal votare la sfiducia al consigliere Solaroli, o, se proprio non vogliono arrivare ad una votazione che potrebbe spaccare la maggioranza, chiedendo compatte le dimissioni dello stesso prima del voto della mozione dell’opposizione.

Sarebbe un passo importante verso l’apertura di una nuova stagione politica della nostra città, nella quale un atto come questo consentirebbe almeno un minimo ripristino della dignità istituzionale del luogo che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini.

Addizione Civica

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