Politica
18 Gennaio 2020
Calvano: "È questo il modello Lega per l'Emilia-Romagna? Fabbri e vice dimostrino loro estraneità querelando il consigliere”

Scandalo Lega a Ferrara. Pd: Salvini tace

di Redazione | 3 min

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Paolo Calvano

A distanza di 24 ore dalla pubblicazione dell’audio scandalo di Stefano Solaroli, dal leader della Lega non è arrivata nemmeno una parola.

Nonostante diverse dichiarazioni sulla campagna elettorale in Calabria ed Emilia-Romagna, e anche una su Ferrara ma relativa al carcere, Matteo Salvini non ha toccato il tema scottante sollevato dal servizio di Alessio Lasta di PiazzaPulita.

Lo sottolinea il Partito democratico nazionale, che si meraviglia anche del fatto che Salvini “non abbia ancora detto una parola e non abbia preso provvedimenti nei confronti del suo vicecapogruppo in consiglio comunale a Ferrara il quale, secondo quanto raccontato da una testimone a Piazzapulita su La7, le avrebbe proposto un lavoro in cambio di dimissioni dal consiglio comunale perché “dissenziente” rispetto alla linea della Lega”.

“Una storiaccia – commentano i dem – che la dice lunga sulla Lega di Salvini al governo degli enti locali e sulle pratiche opache che i suoi uomini adottano nella gestione del potere“.

Sullo scandalo che ha colpito la Lega di Ferrara interviene anche Paolo Calvano, che parla di “una vicenda molto grave, la città non merita questo, e la Lega deve fare chiarezza”. Il segretario del Pd dell’Emilia-Romagna ricorda che la giunta estense “si è alzata lo stipendio appena insediata, con un vicesindaco che non rinuncia all’alloggio popolare nonostante i 4.800 euro di stipendio mensile e ora il vicecapogruppo leghista in consiglio comunale, Solaroli, che per risolvere i problemi del suo partito propone come merce di scambio un lavoro pagato con soldi pubblici”.

“È questo il modello Ferrara che la Lega vuole esportare in Regione? – si chiede -. È così che vogliono amministrare l’Emilia-Romagna se dovessero vincere le elezioni? Il sindaco e il suo vice, per dimostrare la loro estraneità ai fatti, dovrebbero non solo avere il coraggio di pretendere le dimissioni di Solaroli ma anche di querelarlo per le sue affermazioni”.

Sulla stessa linea la segreteria del Partito Democratico di Ferrara, per la quale “la maggioranza mostra un atteggiamento di totale mancanza di rispetto verso l’istituzione che rappresenta. La città merita delle doverose spiegazioni dal sindaco e dal vice, mentre il consigliere al centro della vicenda riteniamo che non possa esimersi da dimissioni immediate”.

Il Pd di Ferrara invita anche la cittadinanza a partecipare alla seduta del consiglio comunale di lunedì 20, a partire dalle 15. “Sarà l’occasione per chiedere chiarezza alla giunta e al sindaco Fabbri che per ora si è impegnato a prendere tempo per verificare la vicenda. Pensiamo che debba occuparsi personalmente della vicenda e non delegarla al suo vice che ormai è onnipresente. Nella seduta di lunedì sarà poi discusso il Documento Unico di Programmazione (Dup) che servirà a tracciare le linee di investimento e la progettualità nella nostra città per i prossimi anni, per questo essere presenti è ancor più fondamentale”.

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