Attualità
15 Gennaio 2020
Fabbri: ““L'obiettivo principale è favorire la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di cura delle famiglie”

Modifiche al regolamento per l’accesso ai servizi per l’infanzia

di Redazione | 3 min

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Parole forti quelle del candidato sindaco del centrosinistra che, fiancheggiato da tutti i consiglieri di opposizione e dalla candidata Elajda Kasa, attacca il sindaco Alan Fabbri e tutta la maggioranza non solo per la cartellonistica presente in tutta la città, quanto per l'utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività per le quali non capisce il criterio di urgenza applicato

“Nel riformulare il regolamento per l’accesso ai servizi per l’infanzia abbiamo pensato alle esigenze delle famiglie. Abbiamo pensato ai bisogni di chi si trova da solo a dover crescere un bambino, di chi ha in casa una persona disabile e di chi, venendo da fuori, vuole costruire il suo futuro a Ferrara. Anche questo è un modo per sostenere la natalità e la formazione di nuove famiglie”.

Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, commenta la proposta di modifica al regolamento sui Servizi Educativi per l’Infanzia approvata dalla giunta e che verrà sottoposta al consiglio comunale.

“L’obiettivo principale è favorire la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di cura delle famiglie riequilibrando i punteggi che venivano assegnati a diversi nuclei familiari”, spiega l’assessore alla Pubblica istruzione Dorota Kusiak. “L’aspetto che abbiamo valorizzato maggiormente ai fini dell’assegnazione dei punteggi è appunto l’aspetto lavorativo, in questo modo abbiamo messo in condizioni i nuclei in cui entrambi i genitori sono occupati di poter accedere con più semplicità al servizio – aggiunge Kusiak-. Una scelta che vuole tutelare anche l’occupazione femminile che negli ultimi tempi, come dimostrano i dati, sempre più spesso vede le donne perdere o rinunciare al lavoro quando diventano madri”.

Attenzione è stata riservata nel testo di modifica al Regolamento anche alle fragilità, come i nuclei familiari monogenitoriali o le coppie genitoriali non conviventi, o a quelle famiglie di cui fa parte un disabile, sia minore che adulto. 

“Un altro aspetto su cui abbiamo lavorato è la valorizzazione della residenzialità – specifica ancora Kusiak -. Viene mantenuto l’accesso prioritario ai servizi educativi del Comune ai bambini residenti e viene data attenzione anche alle giovani famiglie che decidono di investire sul nostro territorio acquistando casa. A queste verrà garantita la possibilità di essere inserite nella graduatoria dei residenti e di avere un punteggio parziale anche se non hanno raggiunto i 5 anni di residenza nel nostro Comune”.  

Per quanto riguarda le clausole di accesso e frequenza dei servizi educativi, requisito fondamentale è l’assenza di morosità nei confronti dell’ente comunale sui servizi educativi e scolastici usufruiti. “Entro una certa data di ogni anno tutte le morosità devono essere saldate per poter frequentare i servizi del nostro Comune, pena le dimissioni d’ufficio – spiega Kusiak -. Questo si rende necessario per garantire a chi il servizio lo paga o lo pagherebbe regolarmente, di non vedere occupati posti da chi nonostante le agevolazioni, le dilazioni e la possibilità di rateizzare i debiti o di rivolgersi ai servizi sociali per un sostegno si ostina a non pagare”.

L’ente garantisce, comunque, la possibilità di pagare le rette in base al reddito ed è mantenuta la possibilità di rateizzare il debito, per le situazioni di documentata indigenza.

“Nei casi di più morosità ripetute è prevista anche la possibilità di una interruzione della frequenza nel corso dell’anno”.

Il testo propone modifiche anche alle modalità di comunicazione dell’assegnazione dei posti con un punto unico per la consultazione e l’aggiornamento costante della graduatoria, anche una volta assegnati i posti in prima istanza, che dà la possibilità alle famiglie di iscriversi in qualsiasi momento dell’anno, pur con le penalità spettanti a chi non completa l’iscrizione nei termini.

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