Riva del Po
14 Gennaio 2020
Per gli esponenti del Carroccio di Copparo serve solo a "assecondare le necessità del Pd e mantenere di fatto l’immobilità della giunta"

Modifica statuto Unione Terre e Fiumi, Lega: “Proposta UnioneSi irricevibile”

Unione dei comuni Terre e Fiumi
di Redazione | 3 min

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Unione dei comuni Terre e FiumiCopparo. Irricevibile. E’ la sintetica valutazione che fornisce la Lega di Copparo alla proposta di modifica dello statuto dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi avanzata dal gruppo UnioneSi.

I motivi sono presto spiegati dagli stessi esponenti del Carroccio copparese: “Il fatto di voler vincolare il voto della giunta ad una maggioranza che sia unitamente “di voti e di teste”, dove per voti si intende il numero degli abitanti e per teste i tre sindaci membri di diritto, oltre ad essere alquanto anomalo, implica che di fatto ancora una volta chi rappresenta la maggioranza della popolazione e che sostiene la maggioranza delle spese, non ha la possibilità di decidere in maniera autonoma ed allo stesso tempo nemmeno un accordo tra gli altri due membri garantirebbe un voto decisivo in quanto mancanti della maggioranza”.

Altra criticità, secondo la Lega, sarebbe la suddivisione proposta dei seggi in consiglio, che “impedirebbe di fatto sempre a chi rappresenta la maggioranza del comune principale, di essere maggioranza anche in seno all’Unione”.

In sostanza la proposta che è stata avanzata è di fatto “basata su criteri che già durante i lavori della commissione sono stati ritenuti non condivisibili”,, mentre allo stesso tempo “rileviamo invece come la proposta sia perfetta per assecondare le necessità del Pd: mantenere di fatto l’immobilità della giunta e disporre della maggioranza in consiglio”.

“Da questo – commentano dalla Lega – si evince chiaramente che in realtà il Pd ed i suoi consiglieri non abbiano alcuna voglia di ridare (oppure dare per la prima volta) una reale possibilità all’Unione di partire… prima si ritarda la partenza della commissione di mesi (era stata definita prioritaria dal presidente Zamboni nel suo insediamento ad inizio agosto 2019), poi la si lascia cadere nel nulla (scaduta il 31 dicembre 2019, la stessa data che corrisponde a quanto indicato dal presidente Zamboni anche come durata per il suo incarico da presidente) e si avanza quindi a tempo scaduto una proposta che di fatto è stata già bocciata nei lavori della commissione stessa, almeno per quello che riguarda i criteri di massima… quasi una presa in giro”.

La Lega ribadisce invece la necessità di “una Unione che possa raccogliere le opportunità che ci sono in favore del consolidamento, della crescita e dello sviluppo dell’intero territorio, che possono passare solo attraverso una struttura snella, veloce ed efficiente che abbia una direzione politica precisa e che possa decidere in rapidità e consapevolezza. Cioè l’esatto opposto di quanto è stato pretestuosamente proposto”.

“Eppure la storia è chiara e i nodi sono arrivati al pettine – conclude la Lega di Copparo – i nodi creati da anni di mancanza di decisioni, di mancanza di visione di un unico territorio in favore del campanilismo dei piccoli comuni, in mancanza del buon senso e dell’implicito riconoscimento del fatto che è naturale che sia il comune più grande a doversi assumere la responsabilità della guida del territorio. Il resto sono le solite chiacchiere del Pd che prova a tutti i costi a resistere all’interno del proprio fragile fortino e che lo fa a scapito del territorio e del suo benessere”.

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