Comacchio
13 Gennaio 2020
Anche Comacchio accoglie le sardine: "La tutela di questo territorio meraviglioso dovrebbe essere priorità di tutti"

“Il Delta non si lega”, le Sardine dalla città alle Valli conquistano i Trepponti

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Va a trovare la moglie al cimitero, ma si perde fuori provincia

Era uscito di di casa di prima mattina a bordo della sua auto per recarsi al cimitero sulla tomba della moglie, ma nel pomeriggio non era ancora rientrato. E così le figlie di un 86enne di Comacchio si sono presentate in caserma per chiedere aiuto per rintracciare l’anziano padre

di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Le sardine ferraresi hanno ‘nuotato’ verso le Valli e conquistato la piazza dei Trepponti, in una domenica soleggiata e colorata da slogan e messaggi di un flash mob che, dopo le vicine città, ha abbracciato anche il basso ferrarese.

L’accoglienza nella terra del Delta è tiepida, numericamente i partecipanti sono parecchio più contenuti rispetto alle folle delle grandi piazze, e pure rispetto alle aspettative. Ma il calore non manca nel rivendicare una politica di spessore, l’adozione dei più preziosi valori costituzionali e il contenimento di “un clima di odio insopportabile che tocca da vicino anche le nostre realtà più piccole”.

“Siamo in una città ricca di ponti, simbolo per eccellenza di unione e fratellanza, valori che andrebbero ristabiliti insieme ad una politica sana, al confronto e alla tolleranza. Non abbiamo inventato nulla, è la nostra preziosa Costituzione a trasmetterceli”. Sono le parole pronunciare sui Trepponti dalle rappresentanti locali dell’Udi, Ornella Farinelli e Bianca Mezzogori, che non nascondono la preoccupazione per un clima che al di fuori dalle scuole, tra la comunità, non pare sostenere quegli stessi valori. “È il momento di dire basta a toni aggressivi e offensivi di una certa politica, alimentati da quelle forze politiche incapaci di dare risposte reali alle persone, capaci piuttosto di utilizzare solo argomentazioni minacciose, che dovrebbero spaventare non solo chi, come noi, da sempre è in prima linea per combattere le discriminazioni di ogni genere”.

Ad allargare ulteriormente la visione dal locale al generale è Fiorella Arveda, presidente comacchiese dell’associazione culturale ‘La Città Invisibile’. “Le sardine non sono qui per promuovere un partito ma per fare politica, che è cosa ben diversa. Non cascate in facili strumentalizzazioni: non sono tutte sardine quelle che luccicano” è il suo monito. Secondo Arveda “è facile individuare quei politici travestiti da sardine, sono coloro che non abbracciano nel loro amministrare quotidiano quei valori e principi che questa piazza sostiene, compreso quel diritto alla critica e alla partecipazione civica che spesso viene negato a coloro che vorrebbero chiedere spiegazioni sulle scelte prese nelle stanze del potere amministrativo. Un diritto che viene disconosciuto con lo stesso fare di chi oggi mette a tacere le sardine per il semplice fatto che non si candidino alle elezioni con un programma politico. Eppure, se viene meno il rispetto verso il cittadino, viene meno la società civile”.

A guidare la manifestazione lagunare è Adam Atik, che si dice “innamorato di un Delta che spero di vedere sempre sopra l’acqua, non sommerso per la mancanza di capacità nel tutelare un territorio meravigliosamente fragile: chiunque non ponga l’aspetto ambientale tra le priorità è un rischio e un danno per il nostro futuro. Preoccupiamoci di chi sostiene che non si può ‘mangiare di cultura’, Comacchio è una prova del contrario. Ora più che mai occorre creare comunità per contrastare gli artefici di quella macchina di odio che ha accecato tutti e di un modello di ignoranza dilagante che mi fa paura. Insieme – conclude Atik -, come tante formiche, possiamo spostare un elefante”.

Sulla stretta attualità e sulle elezioni regionali alle porte si concentra Ciro Zabini, anche lui ‘guida’ delle sardine ferraresi, che parla da “un territorio che merita cura ed attenzioni, che nulla ha da invidiare ad altre realtà e che possiede grandi risorse naturalistiche, le stesse che saranno il motore di crescita più forte dei prossimi decenni. La sicurezza idraulica di questo territorio è una cosa seria – aggiunge Zabini – come la valorizzazione del Parco del Delta del Po, che deve diventare un parco nazionale”.

Un Parco che racchiude tesori inestimabili di cui, sostiene Zabini, “a Lucia Borgonzoni non importa nulla. Con lei e Salvini, che fa campagna elettorale al suo posto, resteremmo fanalino di coda della Regione”. A dissuadere anche il basso ferrarese dal sostenere la Lega di Salvini dovrebbe bastare secondo le sardine l’esempio ferrarese, dove un finto sindaco buono è oscurato da un vicesindaco che è in realtà sindaco. Alan Fabbri, costantemente non pervenuto, non è capace di dissociarsi da quello che i suoi militanti diffondono in rete”.

Anche a cinquanta chilometri da Fabbri e Naomo, Zabini invita a “diffidare da chi cavalca fragilità complesse e problematiche di questo territorio con facili slogan: non c’è nulla da cui devono liberarci, noi dobbiamo liberarci dalla loro propaganda opprimente” conclude Zabini accompagnato dalla piazza al grido di “Il Delta non si lega”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com