“Restiamo sconcertati dall’assenza di soluzioni verso le lavoratrici e i lavoratori della ex Mercatone Uno”. E’ sconcertata la Filcams Cgil di fronte al fatto che la richiesta di costruire una risposta dedicata per integrare gli importi della Cassa Integrazione non sia stata inserita nella Manovra Finanziaria, dato che sembrava essere l’intendimento delle forze politiche che sostengono la maggioranza o di parte di esse. Invece, nulla di fatto.

“I lavoratori e le lavoratrici nel nostro territorio – spiega il sindacato di categoria in una nota – sono circa un’ottantina tra i punti vendita di Ferrara, San Giuseppe e Mesola non trovano riscontro in atti concreti”.

Dopo il fallimento della Shernon Holding e il rientro in amministrazione straordinaria, i Ministeri competenti hanno lavorato per l’accesso in tempi rapidi alla Cassa Integrazione Straordinaria, “ma non hanno voluto risolvere il problema delle condizioni di accesso e di calcolo della stessa come chiesto e motivato dalle organizzazioni sindacali”.

Nonostante la retrocessione in amministrazione straordinaria, i lavoratori – come riferrisce la Filcams di Ferrara – sono fortemente penalizzati dall’aver accettato, in precedenza, il contratto part time nella speranza di mantenere il posto di lavoro: “Hanno invece subìto il fallimento dell’azienda e poi hanno subìto anche l’effetto di decurtazione del reddito con cui vivere”.

Una mancanza di risposte che pesa e per la quale, assicura la Filcams, “continueremo come sindacato la nostra iniziativa auspicando in una ritrovata responsabilità da parte della politica per costruire comunque risposte in un prossimo provvedimento dedicato. Ora siamo in attesa di conoscere l’esito della richiesta di proroga sia del mandato dei Commissari che della Cigs e quale sarà la durata”.

“C’è necessità – conclude il sindacato – di dare certezze a chi lavora e che vive una situazione di difficoltà come quella in cui si sono trovate le lavoratrici e i lavoratori della ex Mercatone Uno. In attesa di conoscere il loro futuro dopo la conclusione del bando di vendita e l’esame delle manifestazioni di interesse pervenute, ribadiamo però che non potranno esservi ulteriori riduzioni né di personale né di ore nei punti vendita che dovessero essere acquisiti, riteniamo che le lavoratrici e i lavoratori abbiano già dato”.