Terre del Reno
20 Dicembre 2019
“Gravissimo danno sia sul piano dell’immagine che del regolare svolgimento dell’azione amministrativa”

Accuse infondate di truffe post sisma. il Comune querela

di Redazione | 2 min

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Il gip Carlo Negri del tribunale di Ferrara ha convalidato l'arresto e confermato la custodia cautelare in carcere dei due ferraresi che, nella serata di martedì 9 aprile, sono stati arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dalla Polizia di Stato che li aveva sorpresi in flagranza con oltre un chilo di hashish in auto

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Li hanno trovati con oltre un chilo di hashish in auto e li hanno arrestati. Protagonisti della vicenda due persone di nazionalità italiana che, nella serata di martedì 9 aprile, sono stati fermati dalla Polizia di Stato e sono finiti in manette, sorpresi in flagranza, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

Il sindaco Roberto Lodi

Terre del Reno. Il Comune agirà per vie legali contro chi diffonde notizie non veritieri in merito ad accuse infondate di truffe post sisma. Lo fa sapere attraverso una nota, nella quale l’amministrazione si dice vittima di “un noto gruppo di persone che ha diffuso sugli organi di stampa locali e nazionali, nonché sui social networks, informazioni capziose e non veritiere”.

Informazioni – secondo il Comune – “che mettono in dubbio l’operato degli uffici preposti alla valutazione delle domande di accesso ai fondi per la ricostruzione post-sisma” e attinenti a “una campagna di stampa diffamatoria che ormai dura da tempo

Tali attacchi avrebbero causato “un gravissimo danno all’istituzione sia sul piano dell’immagine che del regolare svolgimento dell’azione amministrativa”.

Da una parte, quindi, l’amministrazione manifesta “la massima solidarietà a tutte le persone che lavorano all’interno del Comune e che in questi anni hanno dovuto subire, loro malgrado, tali attacchi ingiusti che hanno messo in dubbio la correttezza del loro operato”.

Dall’altra, “ritiene doveroso fare sapere che in conseguenza delle decine di esposti presentati alla magistratura locale dal citato gruppo di soggetti, non risulta che alcun dipendente o componente dell’Amministrazione sia mai stato fatto oggetto di indagine penale. Risulta piuttosto che, in conseguenza di tale scellerata persecuzione, uno dei compartecipi del citato gruppo sia imputato per numerosi episodi di diffamazione e di recente anche indagato per il più grave delitto di calunnia”.

In questo quadro, e “ferma restando la piena fiducia nell’operato della magistratura”, l’amministrazione comunale “sente il dovere di manifestare, nello stesso interesse dell’ente pubblico e della comunità locale, la ferma intenzione di richiedere la persecuzione dei responsabili anche per ogni ulteriore condotta di reato”.

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