di Pietro Perelli
“Chi canta prega due volte” diceva Sant’Agostino e probabilmente anche per un non credente assistere a un concerto in una chiesa rimanda a sensazioni mistiche, eteree. Entrare poi alla Certosa di Ferrara di notte con le luci spente e un velo di foschia ad accogliere rafforza ancora di più queste sensazioni. Si entra in un luogo sacro, il Tempio di San Cristoforo, passeggiando lungo un vialetto illuminato da sole torce e dentro, circondati da opere d’arte, ci si siede per ascoltare l’orchestra del Conservatorio Frescobaldi suonare opere di Mozart, Beethoven, Verdi, Haendel guidati dal direttore Marco Titotto e accompagnati dagli allievi della classe di Canto della professoressa Cinzia Forte.
L’iniziativa, riservata a un tetto massimo di 150 persone, è inserita dentro al progetto “Open to you: Ferrara città da scoprire” sostenuto dalla regione Emilia Romagna per la promozione e l’animazione dei centri storici colpiti dal sisma nel 2012. A salutare i presenti in rappresentanza della giunta c’è l’assessore Matteo Fornasini che dopo i ringraziamenti di rito ricorda l’importanza di promuovere, valorizzare e restituire alla città monumenti come quello del Tempio di San Cristoforo dopo il sisma. “Oggi – dice – inizia un percorso importante per valorizzare, anche insieme al conservatorio, luoghi bellissimi come questo e come altri della nostra meravigliosa Ferrara”.
L’orchestra propone undici brani scelti tra Mozart, Beethoven, Verdi, Haendel ma anche Charles Gounod, Francis Lopez, César Franck, Georges Bizet e Pietro Mascagni al cospetto dei dipinti di pittori cinquecenteschi come Nicolò Rosselli, Ludovico e Agostino Carracci, Sebastiano Filippi, Francesco Naselli, Giacomo Parolini, Giuseppe Antonio Ghedini. Un repertorio classico e potente, capace di emozionare e raccogliere numerosi e calorosi applausi dal pubblico presente.
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