Cento. Un ideale abbraccio ha unito Cento e Durazzo, domenica 15 dicembre, in occasione della mostra fotografica ‘Albania ieri e oggi’, organizzata grazie alla mobilitazione dell’attiva comunità albanese locale, con il sostegno del Comune, a favore dell’Albania all’indomani del devastante terremoto che l’ha colpita, il 26 novembre scorso, provocando 51 vittime, 600 feriti e una terribile distruzione.
L’esposizione, allestita nella prestigiosa sede della Partecipanza Agraria di Cento, ha raccolto risorse per la ricostruzione della scuola elementare e media ‘Naim Babameto’ a Durazzo: è possibile effettuare donazioni anche al codice Iban IT20 K03268 02401 052417159850 con causale ‘ricostruzione della scuola elementare e media ‘Naim Babameto’ a Durazzo in Albania’.
L’apertura dell’evento è stata affidata all’organizzatrice Marije Meco. «Il terremoto ha colpito la mia città, Durazzo – ha affermato -. Sono da molto tempo in Italia e a Cento e ha subito pensato di fare appello alla generosità e all’umanità della comunità centese, ricordando ciò che abbiamo vissuto nel 2012».
«Si tratta di una iniziativa meritoria – ha aggiunto il vicesindaco Simone Maccaferri – e abbiamo convintamente deciso di supportarla, creando un movimento di solidarietà in una terra come la nostra che pure ha provato il dramma del sisma. E’ inoltre significativo che la mostra sia presentata da un momento di conoscenza dell’Albania, vista la presenza a Cento di una comunità albanese ampia e attiva».
Il Paese dell’Aquila è stato ben tratteggiato dagli archeologi Lumturi Plaku ed Etnor Canaj e dalla scrittrice e poetessa Jani Kocollari, alla presenza di Pirro Qendro dell’associazione Culturale italo-albanese ‘La Svolta’ di Bologna. Sono emersi i profondi e antichi legami con l’Italia e il fascino di una cultura che affonda le sue radici in una storia e in una posizione geografica complesse, che hanno contribuito a rafforzare i valori dell’identità e dell’appartenenza e a sviluppare un temperamento solido e orgoglioso.
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