Occhiobello
15 Dicembre 2019
Entro il 2020 gli adempimenti richiesti dalla Regione. Verrà attivato un pronto soccorso e ci saranno più servizi. Il presidente Franco Pellegrini: “Abbiamo fatto molta strada in questi anni”

La casa di cura di Occhiobello pronta a diventare un ospedale

di Redazione | 2 min

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Occhiobello. Entro il 2020 la casa di cura privata “Santa Maria Maddalena” di Occhiobello adempirà alle prescrizioni regionali per diventare un ospedale, ottenendo la qualifica di presidio e l’attivazione di un pronto soccorso.

“Il titolo di presidio – ha spiegato sabato mattina al convegno promosso in aula magna dall’associazione “Costante Degan” l’Ad Vittorio Morello – comporta l’attivazione di un vero e proprio pronto soccorso. Attualmente è attivo un punto di primo intervento aperto h24 che dovrà essere arricchito di servizi. Su questo ci stiamo rapportando con l’Ulss5 polesana per individuare quali siano i servizi che l’azienda sanitaria intende attivare”.

Servizi che richiedono nuovi spazi che sono già in via di costruzione con l’ultimo ampliamento da duemila metri quadrati della struttura avviato ad agosto e che si concluderà entro dicembre del prossimo anno. Giunge quindi al culmine un percorso iniziato nel 1950, quando la casa di cura aprì i battenti con 75 posti letto in un edificio di 3 piani da 560 metri quadrati ciascuno.“Siamo partiti con tre medici un infermiere e meno di 10 ausiliari – ha detto il presidente della casa di cura Franco Pellegrini – oggi siamo in 262 dipendenti ai quali si aggiungo i 42 collaboratori del poliambulatorio “Città di Ferrara”: abbiamo fatto molta strada in questi anni”.

“Non è stato semplice raggiungere il titolo di presidio – ha detto l’assessore regionale alle politiche territoriali Cristiano Corazzari –. Quando, in altre realtà del territorio, lo abbiamo revocato, abbiamo visto come la mancanza della qualifica generasse minore efficienza nella capacità di erogare servizi e attrarre pazienti”.

“Che cosa significa l’attribuzione del titolo di presidio? Significa il potenziamento del pronto soccorso – ha detto il direttore generale dell’Ulss5 polesana Antonio Compostella – con aumento dei posti letto in area chirurgica. Da questo punto di vista, la regione Veneto ha investito per potenziare l’offerta che potrà essere erogata. Dal mio punto di vista non c’è differenza tra pubblico e privato accreditato, perché alla base ci sono comuni garanzie di efficienza”.

All’incontro era presente al il vicesindaco di Occhiobello, Silvia Fuso. “Oggi la struttura – ha detto – ottiene un riconoscimento che rappresenta l’auspicio di essere riferimento per Occhiobello e le aree limitrofe”.

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