Cronaca
11 Dicembre 2019
La difesa: “La consulenza ha dimostrato che stava rispettando i limiti di velocità”

Morte sull’Adriatica, assolto il conducente

di Redazione | 1 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

È stato assolto A.S. dall’accusa di omicidio colposo per la morte di Vittorio Boari, 75 anni, avvenuta il 30 gennaio del 2016 sull’Adriatica a seguito di uno schianto tra un’auto e un Suv, nei pressi di Monestirolo.

L’imputato era accusato di non aver mantenuto una velocità adeguata mentre viaggiava a bordo di un Suv Toyota, non riuscendo così a frenare per tempo ed evitare lo scontro con la Fiat Punto della vittima, che si stava immettendo sulla statale provenendo da via dei Prati.

L’impatto avvenne proprio nella fiancata sinistra della Punto, sul lato su cui si trovava Boari (la cui famiglia si è costituita parte civile), non lasciandogli scampo: morì infatti sul colpo.

A convincere il giudice Sandra Lepore per l’assoluzione, nonostante la richiesta di condanna a un anno di reclusione avanzata dal pm, è stata la consulenza della difesa, sostenuta dagli avvocati Rosalia La Barbera ed Eric Zaghini.

“Il nostro consulente – spiega La Barbera – ha contrastato efficacemente le consulenze di procura e parte civile, dimostrando che il nostro assistito aveva rispettato i limiti di velocità e la vittima, sfortunatamente, aveva superato l’intersezione stradale senza rispettare lo stop”.

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