Spal
5 Dicembre 2019
"Ferrara CittAteneo" in biancazzurro: eventi congiunti, promozioni e collaborazioni didattiche. Mattioli: "Iniziativa che spiega al meglio il nostro rapporto con la città"

La Spal accoglie il popolo di Unife: “25mila nuovi tifosi”

di Redazione | 4 min

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di Davide Soattin

Un accordo per rinsaldare ancora di più il forte legame che già unisce la Spal alla sua città, ai suoi tifosi e al suo territorio. Questo l’obiettivo della nuova collaborazione tra il club di via Copparo e Unife, entrambe impegnate in un nuovo percorso professionale che prossimamente si arricchirà di numerose iniziative ed eventi, vista l’entrata della società guidata dalla famiglia Colombarini all’interno di “Ferrara CittAteneo“, protocollo d’intesa già costituito da Università, Comune di Ferrara e Agenzia Regionale per il Diritto agli Studi Superiori.

“Quest’oggi – ha spiegato il prorettore vicario dell’Università di Ferrara, Enrico Deidda Gagliardo – scriviamo una bella pagina di colore biancazzurro. Negli ultimi anni, la Spal ha consentito alla nostra città e al nostro territorio di tirare fuori l’anima e l’orgoglio, donandogli un forte impulso. Un traguardo che anche Unife sta cercando di raggiungere, attraverso l’epica sfida di aumentare il bacino di studenti iscritti dai 14mila iniziali agli attuali 25mila, nel segno di una visione che serve per far nascere e mantenere un sogno da portare avanti. La nostra città ha bisogno di questi valori e la sinergia che si sta sviluppando va proprio in questa direzione”.

Diverse infatti saranno le iniziative che vedranno attivamente coinvolte sia la Spal che l’ateneo ferrarese nei mesi che verranno. A partire da quella che sarà l’organizzazione di eventi congiunti che vedranno la partecipazione sia di insegnanti che di calciatori, passando a una serie di promozioni per partite di fascia due e tre (iniziativa sperimentata contro il Genoa e che verrà replicata con Lecce e Brescia, ndr) a favore degli studenti, oltre che alla collaborazione sul fronte didattico e dei tirocini, senza dimenticare il sostegno concreto alle attività di ricerca al centro del progetto di crowdfounding di Unife.

Si tratterà quindi di un vero e proprio valore aggiunto che andrà ulteriormente a rinsaldare il rapporto collaborativo tra due eccellenze del tessuto sociale ferrarese che, già avviato da diverso tempo grazie al tirocinio formativo studentesco con il corso di Scienze Motorie, grazie al lavoro del prof. Gianni Mazzoni, docente dell’Università e responsabile medico delle settore giovanile biancazzurro, potrà così coinvolgere anche altre facoltà e corsi di studio, moltiplicando i tasselli di un mosaico sempre più ricco e variegato.

Entusiasta della collaborazione anche l’assessore allo Sport Andrea Maggi, presente insieme al collega delegato ai Rapporti con la stessa Unife, Alessandro Balboni: “Sono contento di questa iniziativa perché unisce due patrimoni della città. Tra i nostri obiettivi rientra anche la promozione dello sport, intesa come mettere a disposizione strutture, agevolare le politiche sportive e consentire a gran parte della nuova popolazione studentesca di avvicinarsi al mondo biancazzurro. La Spal e la città sono un tutt’uno e come amministrazione stiamo davvero vicini a questi due mondi, per cui ci sarà molto da fare prossimamente”.

“Nella mia testa – ha aggiunto il presidente biancazzurro Walter Mattioli – e nel modo che ho di concepire i diversi rapporti tra la Spal e la città, penso che questa sia una delle cose più belle che siamo stati in grado di realizzare. Un impegno doppiamente importante perché non ci possiamo permettere di retrocedere e dare dispiacere a 25mila nuovi tifosi (scherza, ndr). Ferrara è una città che si presta bene allo studio ed è importante fornire gli strumenti necessari agli studenti per vivere serenamente un pezzo della loro gioventù”.

In conclusione di intervento, il numero uno del club estense ha analizzato anche il momento che la sua squadra sta attraversando: “Il nostro obiettivo principale è quello di mantenere la categoria, seppur il momento che stiamo vivendo sia particolare. Ma siamo certi di aver tutta la possibilità di rimediare. Il gruppo c’è e bisogna lavorare sodo. Così come servirà l’entusiasmo da parte del nostro pubblico e da questo popolo di universitari, che spero diventino simpatizzanti, se non veri e propri tifosi, dato che la maggior parte sono fuori sede. Spesso e volentieri succede, perché chi entra per la prima volta nel nostro stadio (che potrà essere utilizzato anche come sede di eventi universitari, ndr) rimane entusiasta e poi ci ritorna”.

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