di Serena Vezzani

Cento. Dal pane all’anice, il sapore di Cento. È stato presentato lunedì, alle 18 alla pasticceria la Farmacia, il dolce-simbolo della città del Guercino: la ricetta della torta Barbieri, firmata dal pasticcere Fabrizio Toselli, titolare dell’attività, verrà infatti registrata dal Comune alla Camera di Commercio, diventando ufficialmente un’eccellenza centese.

Una ricetta il cui progetto era in cantiere già da qualche anno, rivela il pasticcere Toselli: con una formula povera, scoperta ai tempi da sua nonna e reinventata, pur mantenendo il suo cuore e le sue radici, quelle delle campagne e del recupero. Al suo interno, infatti, si trovano gli ingredienti che parlano della nostra terra, “senza farina, con pane, uova, mandorle, amaretti e cioccolato” spiega Fabrizio. Si incontrano così fragranza e arte, sotto l’egida del nome di Barbieri, Il Guercino, l’artista a cui Cento ha dato i Natali, proprio con l’intento di “promuovere il turismo e la tradizione anche attraverso la cucina”.

A portare un saluto della Regione al “battesimo” di arte, cultura e dolcezza, la consigliera Marcella Zappaterra: “È un onore anche per la Regione annoverare tra le nostre eccellenze questo prodotto di recupero della storia del territorio”, mentre l’assessore alla cultura Elena Melloni sottolinea come l’evento si inserisca perfettamente nella cornice della mostra guerciniana da poco inaugurata: “Le iniziative private come questa sono il fil rouge della nostra comunità” dichiara, “l’amministrazione le sosterrà sempre, soprattutto quando fanno da legante partendo dalla tavola”.

Emozionante l’assaggio della torta anche per Gino Fabbri, presidente dell’Accademia dei maestri pasticceri italiani e campione del mondo di pasticceria, mentre ha ripercorso la storia della tradizione del territorio Giuseppe Sitta, professore e storico di Cento, ricordando il “panone di Natale”, un’antica ricetta ottenuta dalla barbabietola, con le mele, i limoni, le scorze d’arancia conservate, la zucca, i fichi e le noci; ma anche i ravioli, i tortelli di crema, le sfrappole, le castagne, la torta di riso, la ciambella. La cucina centese può dunque vantare una lunga storia e tante varianti, in base all’estrazione sociale, pur conservando comunque un legame con la terra. E a continuare questo percorso, sarà proprio la torta Barbieri.