Tommaso Corradi
Bondeno. “Il bilancio appena presentato è la bollatura di quello che noi abbiamo sempre sostenuto. Quando si dice che il Comune può fare poco in termini di investimenti, sviluppo e per il lavoro. Noi crediamo si possa fare molto di più”. E’ questo il commento ‘a caldo’ del seretario del Pd di Bondeno, Tommaso Corradi, al termine del Consiglio comunale durante il quale sono stati tolti i veli al bilancio triennale di previsione 2020-2022.
Per Corradi sarebbe opportuno coinvolgere, anche se non è tema specifico del bilancio, gli enti di livello superiore. “Penso – sostiene – che la compartecipazione di Regione e Stato sia un qualcosa di imprescindibile, per via della situazione economica e infrastrutturale in cui si trova il Comune di Bondeno. Quindi credo che tutto lo sforzo possibile debba essere messo in campo dall’amministrazione in misura maggiore. Con un’attenzione particolare alle frazioni: lo spopolamento di questi paesi è un qualcosa che deve metterci tutti in guardia. Altrimenti il Comune di Bondeno rischia di perdere maggiormente servizi e di non essere più un luogo attrattivo per le persone che lo scelgono come posto in cui vivere e che magari decidono poi di andare a lavorare altrove. Per il resto, è chiaro che non si rischia un fallimento o un commissariamento per problematiche di bilancio, ma appunto per questo bisognerebbe avere più coraggio per quel che sono gli investimenti e lo sviluppo per Bondeno”.
E’ ancora presto per gli emendamenti, ma Corradi pensa a riproporre la questione dell’esenzione Tari anche per le attività commerciali dell’unica frazione rimasta sopra i mille abitanti, cioé Scortichino. “Se cominciano a mancare i negozi nelle frazioni – dice – queste ultime si trasformeranno sempre di più in un “deserto”. Credo che si debba anche pensare oltre a questo, sia per le frazioni che per il centro, ad un sistema di incentivi per le ristrutturazioni, collaborando con le istituzioni di livello superiore. Perché è arrivato il momento di riprendere in mano il patrimonio immobiliare che sta decadendo, puntando sul patrimonio stesso per dare una nuova prospettiva lavorativa e di sviluppo. Oltre che per restituire bellezza al territorio, per cercare di puntare anche su tutto quanto a livello turistico può attrarre verso questo Comune. Investendo sulla predisposizione di un turismo slow che ha il nostro territorio».
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