Politica
27 Novembre 2019
Nonostante siano decorsi i termini di legge, il sindaco Alan Fabbri non chiarisce come si siano svolte le operazioni

Ruspa show, il Comune non risponde alle domande sul cantiere ‘fantasma’

di Redazione | 2 min

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Sembra quasi un cantiere ‘fantasma’. Il ruspa-show andato in scena a inizio ottobre continua a essere circondato di domande senza risposta. O meglio, una risposta c’è stata ma, lamentano dai banchi della minoranza, “ripercorre cose già note in quanto oggetto di numerose comunicazioni date alla stampa e ai consiglieri nelle audizioni di commissione”. Le domande sono quelle che da quasi due mesi il Pd Aldo Modonesi rivolge all’amministrazione, per chiedere se nel corso delle operazioni siano state adottate le misure di sicurezza previste dalla legge.

Dopo lo sgombero del campo nomadi di Via delle Bonifiche, con l’assessore alla sicurezza Nicola ‘Naomo’ Lodi a bordo di una ruspa che dava il via alle manovre, era partita una serie di domande da parte dell’opposizione.

Anziché entro i canonici 30 giorni, il vicesindaco aveva risposto con ritardo, senza però soddisfare le domande poste dai dem. Ecco allora che Aldo Modonesi protocolla un sollecito al sindaco per ricordargli che “rispondere a interpellanze e interrogazioni, così come previsto dal Tuel e dallo Statuto del Comune di Ferrara, non è un atto di cortesia, ma un dovere che il sindaco e la giunta hanno nei confronti dei consiglieri comunali”.

Ad Alan Fabbri quindi l’opposizione torna a chiedere “il nominativo del Rup (responsabile unico del procedimento, obbligatorio per legge, ndr), del direttore dei lavori e del responsabile della sicurezza del cantiere”, oppure che si dica “esplicitamente che questi non esistono”.

Oltre a questo, Modonesi chiede di conoscere “il piano della sicurezza e il nominativo di chi lo ha redatto se esiste”, ovvero “le modalità di controllo e autorizzazione dei requisiti di sicurezza e assicurativi delle numerose persone che erano presenti sul cantiere (o, nel caso in cui non esistano, se sia stata fatta denuncia alle autorità competenti)”.

Quanto al vicesindaco, si chiede di conoscere “con quali patenti, certificazioni e attestati che dimostrino l’idoneità alla guida della macchina operatrice e con quali dotazioni di sicurezza e di identificazione il abbia operato”.

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