(foto di Alessandro Castaldi)

di Matteo Bellinazzi

Non sono sufficienti 40 minuti per decretare la vittoria del Kleb in una partita non adatta ai deboli di cuore. Dopo aver guadagnato un rassicurante distacco oltre la doppia cifra la Feli Pharma si fa rimontare subendo il nuovo assetto offensivo dei marchigiani che aprendo il campo sono stati capaci di sopperire alla minor fisicità rispetto ai padroni di casa. Servono quindi cinque minuti supplementari per domare Montegranaro, ma forte del ritorno di un Wiggs da 27 punti, coadiuvato da un Baldassarre onnipresente e da un solidissimo Panni, la truppa di coach Leka mantiene l’inespugnabilità del proprio ‘Castello’.

Wiggs, 7: riprende possesso del suo posto da titolare dopo due gare ai box. Passato un primo quarto di assestamento torna ai livelli a cui siamo abituati. Il suo primo passo bruciante è difficile da contenere per tutti gli avversari ma troppa confidenza a volte lo fanno esagerare (4 palle perse). Il suo errore dalla lunetta poteva condannare il Kleb ma si rifà nell’overtime con una tripla pesantissima prima, e il riscatto dalla linea della carità poi, per un totale di 27 punti finali.

Vencato, 5.5: prestazione non brillante ma più controllata rispetto alle ultime due uscite, penalizzato un po’ dalla stanchezza dovuta a tre partite così ravvicinate. Riesce a contenere il numero delle palle perse non forzando passaggi azzardati e gestisce bene il ritmo partita anche se non trova mai il ritmo in attacco.

Fantoni, 6.5: da subito accesso il suo duello con Thompson, contro il quale il capitano biancazzurro non cede un centimetro. Non la sua miglior prestazione al tiro, dove in più di un’occasione il tocco non è quello vincente. Tira però giù 11 rimbalzi e la sua presenza nei minuti finali è preziosissima per sigillare la vittoria, segnando, tra le altre cose, due tiri dalla linea della carità fondamentali sul finire di overtime.

Baldassarre, 7.5: tenuta la mano in caldo da Verona, ‘Balda’ riprende da dove aveva lasciato in terra scaligera. La sua voglia di vincere contagia tutta la squadra nei momenti decisivi. Manda a referto 17 punti con un 3/5 da tre, ma le cose migliori le fa in difesa e soprattutto a rimbalzo dove molti dei 9 finali valgono come l’oro.

Beretta, 5.5: breve apparizione per lui nel corso del primo tempo e nei secondi finali del supplementare. Non ha molto spazio per brillare ma porta come al solito una buona presenza sotto canestro.

Panni, 7.5: la sua miglior prova dopo la serata magica contro Mantova. Non replica quelle percentuali al tiro, pur tornando a casa un bottino di 18 punti, ma compensa con tanta solidità in difesa e un’ottima gestione in cabina di regia. Quando alza la mano è una sentenza con quattro triple pesantissime a cui ci aggiunge anche 5 rimbalzi.

Buffo, 6: prova di carattere del giovane biancazzurro che buttato nella mischia fin dal primo quarto non si risparmia battagliando in difesa anche contro avversari che lo sovrastano fisicamente.

Campbell, 6.5: molto penalizzato dai falli che lo costringono a lasciare la gara anticipatamente. Si mette in partita con due liberi e anche se un po’ titubante al tiro da oltre l’arco, dentro l’area attacca deciso sia spalle che fronte a canestro, creando situazioni interessanti per lui e i compagni facendo segnare a referto 11 punti e 6 assist.

Ebeling, 6: mostra per la prima volta diverse soluzioni di tiro più vicino a canestro, ma è in difesa e a rimbalzo che fa la differenza, mettendo in più occasioni il suo atletismo al servizio della squadra. Dopo aver guardato il finale dei regolamentari seduto in panchina si fa trovare pronto quando serve nel supplementare per dare un po’ di riposo a Baldassarre, e in attacco si prende due conclusioni decise anche se sfortunate.

Molto soddisfatto di aver mantenuto l’inviolabilità del fortino estense è coach Spiro Leka, che ha dedicato la vittoria al proprio pubblico, con una bellissima fotografia a fine gara che rappresenta l’abbraccio tra la squadra e i suoi tifosi.

“Punti che valgono tanto – ha detto il condottiero biancazzurro –. Era una partita molto delicata, fondamentale per la nostra fiducia dopo un giro di trasferte concluso a mani vuote. La squadra che ci siamo trovati di fronte era molto più tosta di quello che dice la classifica. Loro arrivavano con tante partite punto a punto perse e voglia di riscatto. Siamo stati bravi a proteggere il nostro campo tenendo duro in tante occasioni che potevano costare la vittoria.

Partite punto a punto così ci forgiano – ha sottolineato Leka – la differenza si fa sotto pressione, aggiungendoci anche che giocare tre partite in otto giorni non è facile. Si vedeva la stanchezza dei miei ragazzi e sul più dieci abbiamo commesso qualche errore di troppo”.

Come sempre l’allenatore estense vuole rimanere con i piedi per terra pensando già alla partita con Imola dove spera di arrivarci dopo una settimana di lavoro piena “e non a singhiozzo come l’ultima dove abbiamo avuto Wiggs non in piena forma fino alla vigilia di questa gara”.

È proprio il top scorer del Kleb a prendere la parola dopo il suo allenatore focalizzandosi sugli errori suoi e della squadra nei minuti finali dove “abbiamo subito – ha detto – tanto difensivamente. In più di un occasione non ho fatto un buon lavoro contro Thomas. Il mio infortunio non mi permetteva ancora di muovermi bene ma era importante tornare a vincere dopo due sconfitte in fila. Dobbiamo proteggere casa nostra e regalare vittorie al nostro pubblico che ci segue sempre e ci supporta. Sentiamo il loro abbraccio e volevamo ricambiarlo simbolicamente”.