Attualità
22 Novembre 2019
Link attacca amministrazione e Azione Universitaria: "Nessun dialogo sulla folle e inutile volontà di chiusura". Concorde Udu: "Il guinzaglio nelle mani di Lodi è fin troppo evidente"

Piazza Verdi, Studenti Indipendenti contro le “pseudo-ronde del vicesindaco sceriffo”

di Redazione | 4 min

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Favorevoli a eventuali infografiche, perplessi sull’utilità delle telecamere, contrari al “faro accecante”, alle “pseudo-ronde” e a un “vicesindaco sempre più sceriffo”. È la presa di posizione espressa da Link – Studenti Indipendenti Ferrara in merito alla gestione della movida in piazza Verdi che ha già diviso le associazioni studentesche.

“Affermare che fossimo d’accordo, durante un primo incontro tra assessore Balboni e le altre associazioni universitarie, sull’installazione di telecamere per la piazza (oltre a quelle già presenti degli esercizi commerciali) oltre che falso riteniamo sia securitario e del tutto inutile, ai fini di contrastare singole azioni deplorevoli di singoli individui, nei vicoli adiacenti alla piazza (che non vengono raggiunti dalle telecamere)” spiega l’associazione studentesca, già “contro l’installazione di ‘faro accecante’ che ci fu propinato come possibile (e inutile) soluzione”.

“Sicuramente saremmo stati a favore dell’installazione di alcune infografiche – riprendono i rappresentanti di Link – contenti degli ‘avvisi’ circa le responsabilità che ognuno e ognuna di noi ha dopo una certa ora (si era discusso circa le 2 di notte) e di ciò che ne avrebbe comportato la mancata assunzione. Su questo potevamo essere d’accordo”.

“Non eravamo d’accordo sul fatto di ‘sostituirci’ alle autorità e controllare che per la piazza non si producesse nessuno schiamazzo, nessuna schitarrata dopo sempre la suddetta ora – argomentano gli Studenti Indipendenti – semplicemente per il fatto che non spetta a noi come componenti di un’associazione fare un quarto turno lavorativo proprio della municipale locale (o delle pseudo-ronde). Autorità della quale, inoltre, facciamo fatica a fidarci se delegata alle mani del vicesindaco”.

Inoltre “ci lascia dubitare la mancata correttezza dell’assessore Balboni e conseguentemente di AU, che prima di tutte le associazioni sono venuti a conoscenza della folle e inutile volontà di un vicesindaco sempre più sceriffo – è l’attacco ad Azione Universitaria -. Magari sarebbe stato più corretto e utile avvisare tutte le associazioni in gioco, o magari sarebbe stato più corretto palesare pubblicamente il problema, senza favorire in modo alcuno l’ex-associazione della quale si è stati presidente. Avevamo già sottolineato come quest’atteggiamento fosse particolarmente fazioso e ora non ne abbiamo dubbi”.

Sulla questione è intervenuta di nuovo anche l’Unione degli Universitari: “Da quando in luglio è “esplosa” la questione sulla movida notturna in piazza Verdi, dopo aver concordato con l’assessore ai rapporti con Unife le “regole” della movida, siamo rimasti colpiti da come l’amministrazione non abbia fatto assolutamente nulla di tutto ciò che era stato concordato. Se andiamo a guardare tutti gli articoli usciti sui giornali vediamo tante parole da campagna elettorale che continuano a non andare oltre gli slogan”.

Fino a che il vicesindaco Lodi afferma pubblicamente che la soluzione è tirare su una barricata e chiudere la piazza. “Siamo rimasti esterrefatti dal notare come l’assessore Balboni fosse inizialmente scomparso, forse bacchettato dal vicesindaco. Abbiamo da subito iniziato a lavorare chiedendo un incontro con il sindaco per risolvere la questione, portando una mozione in CdS (Consiglio degli studenti), coinvolgendo studenti e residenti contrari alla chiusura della piazza”.

“Evidentemente tanto “rumore” ha fatto il volantino che raffigurava un Balboni “sordo” al dialogo tanto da svegliarlo improvvisamente – commenta Udu -: ha cercato un comitato di residenti creato ad hoc capitanato da una persona molto vicina alla Lega e sostituendo il confronto con l’originario comitato Mayr. A questo punto tornava comoda Azione Universitaria (la lista universitaria di destra collegata a Balboni) e si costruisce un incontro blindato a tre, senza coinvolgere nessun altro con: Balboni, Azione Universitaria e il neonato fantomatico comitato”.

“Il guinzaglio nelle mani di Lodi è fin troppo evidente a tutti a parte loro” attacca Udu che ha deciso di “affrontare la questione ed evitare che la confusione creata dalla destra vada a scapito degli studenti, dei residenti e dei commercianti. Questo perché gli studenti sappiano chi li sta prendendo in giro ergendosi improvvisamente paladini dei “diritti” universitari. Noi abbiamo scelto di chiedere un incontro direttamente al sindaco assieme a tutti gli studenti perché per noi la democrazia è partecipazione e coinvolgimento trasparente così da contrastare un così basso profilo di rappresentanza istituzionale”.

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