La movida in piazza Verdi diventa materia di discussione (e divisione) al consiglio degli studenti dell’Università di Ferrara dopo la presa di posizione dell’assessore Alessandro Balboni.

All’ordine del giorno due mozioni: una presentata dall’Unione degli Universitari (approvata all’unanimità), l’altra da Azione Universitaria (bocciata da Udu con la disapprovazione dei militanti di centrodestra).

La prima mozione, quella passata, chiedeva al Cds di esprimere contrarietà alla proposta del Comune di chiudere la piazza con una recinzione di notte, e di istituire un tavolo istituzionale “Comune-Studenti” permanente per evitare che problemi come questo si ripetano in futuro.

In questi giorni Udu ha raccolto oltre 500 firme da parte di studenti e cittadini ferraresi che “non sono per nulla d’accordo con questa scelta, tutte queste firme le consegneremo mercoledì 27 novembre direttamente al sindaco, assieme a tutti gli studenti che vogliono partecipare, dove andremo a portare finalmente la nostra parola, dimenticata in tutto questo”.

Ma per riuscire a “elaborare una soluzione comoda per tutti serve parlare con tutti, quindi lanciamo un’assemblea pubblica martedì 26 alle 16.30 al Mammuth in aula D4″ è l’invito degli attivisti, ribadendo “l’assurdità che la giunta di destra stia litigando a danno di tutti e che Balboni stia facendo giochetti politici coinvolgendo soltanto la sua lista di destra universitaria. Comodo parlare con chi vi dà ragione! Ora sentirete anche chi vi dà torto”.

L’attacco è ovviamente rivolto ai militanti di Azione Universitaria che invece “ha deciso di mettere via i partitismi, la politica e le ideologie, di fare un passo di lato e di votare anche la mozione della sinistra poiché ne va della rappresentanza studentesca e del godimento dei diritti degli studenti”.

“Purtroppo, con rammarico, la sinistra ha bocciato la nostra mozione, con delle scusanti banali ma che mostrano tutta la faziosità di una sinistra ancora serva di determinati poteri” ribatte Au che dice di aver presentato una “mozione pressoché identica, la nostra era corredata anche da una controproposta per riaprire il dialogo con l’amministrazione dopo aver sentito tutte le parti in causa, commercianti e residenti limitrofi a piazza Verdi”.

“Uno dei problemi secondo la sinistra universitaria, sarebbe la nostra richiesta di installare le telecamere, fatto che secondo loro “rievocherebbe tempi bui e oscurantisti” (ma non erano loro a volere un’ipotetica “schedatura social”?), salvo però smentirsi da sola, poiché al primo incontro tra assessore e associazioni universitarie si era concordato anche questo punto e tutti si erano dimostrati favorevoli” riportano i militanti di centrodestra che lancia una provocazione alla sinistra universitaria: “Faccia pace con sé stessa e prenda una posizione definitiva su piazza Verdi”.