Politica
21 Novembre 2019
Odette Piola delusa dalla giunta di Alan Fabbri: “È l’unico strumento che ho per manifestare il mio dissenso”

Sostenitrice leghista celebra il funerale della sua tessera elettorale

di Redazione | 3 min

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Fiori, lumino votivo e le spoglie della tessera che fu. Odette Piola, 60 anni, dipendente comunale, ha appena celebrato un funerale. Quello della sua tessera elettorale. “Un grande dolore”, scrive a corredo della foto inviata alla redazione, per quella che fu l’onorata carriera di 42 anni di elettorato attivo.

“È l’unico strumento che ho per manifestare il mio dissenso. Stracciare la tessera e non votare più. Niente di grave per me, ma una ulteriore dimostrazione che l’hanno sempre vinta i nullafacenti. E questo con qualsiasi amministrazione, di qualsiasi colore”.

Odette Piola – con un passato in Forza Italia – è, ormai era, una accanita sostenitrice dell’attuale amministrazione, ma nonostante la passione che ha speso in campagna elettorale e nei primi mesi di governo della giunta di Alan Fabbri, il corso degli eventi le ha fatto cambiare opinione.

“Ho spedito la foto anche al sindaco – aggiunge -, visto che ha dato il suo numero a tutti i dipendenti comunali, anche se poi non risponde. Non voglio più avere la tentazione di andare a votare, ci sono sempre andata, anche ai referendum, ma adesso basta”.

Ora Odette Piola si dedicherà, oltre al lavoro, ad altro. Di recente è stata protagonista di una petizione per la concessione gratuita di parrucche alle donne malate di cancro che fanno chemioterapia, perchè “è un accessorio molto costoso e non tutte possono permetterselo”. Le firme hanno superato quota tremila e sono state consegnate al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e all’assessore alla Sanità Sergio Venturi per chiedere che la Regione preveda contributi per l’acquisto delle parrucche a favore delle pazienti oncologiche. Richiesta condivisa dal presidente e dall’assessore che hanno assicurato che presto verrà fissato un contributo regionale ad hoc. Il presidente ha assicurato che chiederà anche al Ministero della Salute di inserire questa prestazione nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e nel Patto per la salute affinché diventi un diritto esigibile in tutto il Paese.

Piola ha già attraversato in prima persona il calvario del tumore, e da allora cerca di stimolare iniziative in supporto alle donne che stanno affrontando lo stesso problema, come accaduto nel 2014 con “Un cappello per il sorriso”, i cui proventi sono stati destinati all’Andos.

Lo stesso vale per il ricavato delle vendite dei suoi due libri, “La bambina che non voleva essere un bastone” e “Quattro amiche con la parrucca”. Quest’ultimo verrà presentato il 13 dicembre nella sede del Rione San Paolo. “In quell’occasione – anticipa l’autrice – consegnerò all’Andos il ricavato delle vendite e sei parrucche che mi sono state inviate da ex pazienti oncologiche, da donare a chi oggi ne ha bisogno. Ora voglio spendere le mie energie con questi progetti, la politica è per me un capitolo chiuso”.

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