Cronaca
20 Novembre 2019
Nuova piena alle 4 di mercoledì, in servizio una trentina di militari per il monitoraggio. La Regione stanzia un milione e 250mila euro per l'emergenza

Maltempo, ancora allerta rossa: arriva l’esercito a sorvegliare il Reno

di Redazione | 4 min

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Nuova ondata di maltempo, nuova allerta meteo, nuova piena del fiume Reno. Un copione che si ripete da domenica e che non dà tregua all’intera regione così come al territorio ferrarese, su cui pende ancora la massima allerta per criticità idraulica. L’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile della Regione ha infatti prolungato l’allerta rossa per piene dei fiumi fino alla mezzanotte del 21 novembre per le province di Ferrara, Bologna, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ravenna.

I nuovi colmi di piena del Reno sono previsti transitare a partire dalle 4 per l’intera mattinata, con progressivo esaurimento dalla seconda parte di mercoledì e per tutta la giornata di giovedì.

“Secondo le ultime stime, la seconda ondata di piena non dovrebbe essere superiore a quella di domenica, quindi non sono previste le chiusure di ponti e scuole” rassicura il sindaco di Cento Fabrizio Toselli al termine del briefing con i sindaci dell’Alto Ferrarese per accordarsi sul controllo degli argini.

Intanto nel primo pomeriggio di martedì è stato aperto il Cavo Napoleonico per aiutare il deflusso delle acque e rimarrà aperto per tutta la durata del colmo di piena. Il monitoraggio arginale continuerà ad essere garantito dall’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale, dal volontariato di Protezione Civile e dalla Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese e di Cento. Gli operatori e i volontari vigileranno per l’intera nottata.

Da mercoledì mattina saranno affiancati da una trentina di militari del Sesto Reggimento Logistico di Supporto Generale con sede a Budrio, che si turneranno nelle fasi di sorveglianza dei circa 50 chilometri di Cavo Napoleonico e asta del fiume. I militari avranno un ruolo di supporto dell’attività di monitoraggio fino al termine dell’esigenza.

Questa misura è stata richiesta per il protrarsi dell’allerta rossa che già da diversi giorni sta impegnando le forze territoriali: da quando è scattata la misura sono stati impiegati un centinaio di volontari sull’intera asta del fiume Reno.

Nelle prime ore di mercoledì sono previsti temporali sul mare e sulla costa, piogge deboli e sporadiche sul resto del territorio (con un trend di precipitazioni in esaurimento), mare mosso nella prima parte della giornata (ma con moto ondoso in attenuazione dalle ore successive) e ovviamente la criticità idraulica in pianura, dovuta ai previsti innalzamenti dei livelli idrometrici causati da un parziale scioglimento della neve e dalle precipitazioni registrate. Il fenomeno sarà in attenuazione nelle 48 ore successive.

La ‘tavola rotonda’ dei rappresentanti dei Comuni di Cento, Terre del Reno, Poggio Renatico e Bondeno ha fatto seguito alla riunione del Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) tenutosi martedì mattina in prefettura, dove si sono analizzati i dati per far fronte all’emergenza.

Anche la Regione non perde tempo e stanzia un milione e 250mila euro, attingendo i fondi dal proprio bilancio, a sostegno degli interventi di somma urgenza necessari per affrontare l’ondata di maltempo che da sabato imperversa su tutta l’Emilia-Romagna. Li ha deliberati la giunta e serviranno per le opere più urgenti su fiumi, costa e versanti provati duramente dalle piogge.

“Siamo al fianco delle comunità, come sempre facciamo in situazioni così gravi e drammatiche – affermano il presidente, Stefano Bonaccini, e l’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo -. Già domenica siamo stati nei luoghi colpiti e vogliamo ringraziare ancora una volta l’intero sistema di protezione civile per il grande lavoro e la professionalità messe in campo in queste ore, unitamente ai sindaci e alle amministrazioni comunali coinvolte”.

Intanto è in corso la conta dei danni, lavoro che continuerà nei prossimi giorni per definire il quadro della situazione e richiedere lo stato di emergenza nazionale. “Ci aspettiamo che sia accolta – aggiungono Bonaccini e Gazzolo – e che ci vengano assegnati velocemente i finanziamenti sia per completare le opere di messa in sicurezza che per i risarcimenti dei danni a privati e imprese, comprese quelle agricole, zootecniche e del comparto balneare”.

Si è tenuta inoltre una riunione straordinaria a Roma, precisamente la Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità Distrettuale di Bacino del fiume Po nella sede del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per individuare finanziamenti straordinari per mitigare il rischio di dissesto idrogeologico.

In questo contesto l’Autorità Distrettuale di Bacino del fiume Po beneficerà di 5 milioni di euro di natura straordinaria dal Ministero dell’Ambiente: di questi 1,2 milioni sono destinati all’Emilia Romagna, ma ‘solo’ 71mila euro saranno spesi nel Ferrarese per la manutenzione del litorale e delle opere di difesa della costa.

“Il nostro territorio ha subito danni importanti – interviene la consigliera regionale Pd Marcella Zappaterra -. Al netto del ripristino della situazione precedente, penso che si debbano realizzare interventi che guardino al futuro e con la programmazione attenta e puntuale di una manutenzione continua. Il nostro territorio, dalla sacca di Goro ai Lidi, è fragile e il cambiamento climatico aggrava questa sua caratteristica, costringendoci a interventi straordinari e lungimiranti”.

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