Lavori di ripristino dello smottamento nell’argine sud del fiume Reno
di Giada Magnani
Argenta. Passata la piena, passata anche la paura. Il picco del fiume Reno, più basso del previsto per il riversamento anche nel cavo Napoleonico, a monte, si è registrato, senza rilevanti criticità, nel tardo pomeriggio di lunedì 18 novembre, intorno alle 16. Ed ora le quote, piogge permettendo che comunque continuano a battere il territorio e gli invasi, si vanno via via normalizzando.
Ma per abbassare i livelli dell’affluente Idice, il torrente appenninico che si immette nel Reno a Ponte Bastia (sotto i cui piloni si son ammassate a mo’ di diga grosse quantità di legname trasportate dalla corrente) e del Sillaro, il consorzio della bonifica renana, titolare dell’impianto idrovoro del Saiarino, che dalla notte scorsa sta pompando incessantemente acqua nelle casse di espansione vallive, “ha deciso – come spiega il sindaco Andrea Baldini – di aprire la paratia “Accorsi” tra Sant’Antonio e Molinella, con conseguente allagamento di alcuni terreni, e del campo sportivo di Campotto”. Questo per consentire, aggiunge il primo cittadino, “anche la circolazione sul ponte di via Cardinala e ridurre le quote di portata del canale Garda Alto. Il tutto mentre a San Biagio, il servizio di bacino regionale si è attivato per ripristinare uno smottamento, causato dalle copiose precipitazioni, dell’argine esterno: per intenderci quello a sud, rivolto insomma verso l’oasi e non verso il paese”.
Treni soppressi sulla linea “Portomaggiore-Bologna” con fermate anche alla stazione di Consandolo. Fanno eccezione i convogli: 90300, 90301, 90302, sostituiti da uhn servizio bus. Per motivi precauzionali, circa la sicurezza idraulica e della viabilità, protezione civile regionale e provincia hanno deciso la chiusura del ponte provinciale a Santa Maria Codifiume. Resta invece agibile ed accessibile il ponte sulla SP7 a Traghetto. Continuano a tutto spiano controlli e monitoraggi sull’evolversi della situazione.
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