Goro
18 Novembre 2019
Lo chiede Cna balneatori: "L'assessore Gazzolo convochi un tavolo tecnico urgente"

Emergenza maltempo, subito un piano straordinario per la costa

di Redazione | 2 min

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“La sicurezza della costa deve divenire una priorità assoluta per la Regione Emilia Romagna. Non possiamo accettare che ogni anno, quando si avvicina l’inverno, una delle principali industrie del nostro territorio venga messa in crisi da intemperie e maltempo. In fin dei conti, le mareggiate in questo periodo dell’anno non sono una novità, anche se quello dei giorni scorsi è sicuramente un evento straordinario”.

La Cna di Ferrara – per bocca del portavoce dei balneatori Nicola Ghedini – interviene sull’emergenza maltempo che in queste ore ha colpito la costa, e in particolare il tratto tra Goro e il Lido di Volano.

E’ necessario reagire con rapidità, dice la Cna, che oggi ha inviato una richiesta ufficiale all’assessore alla Protezione del suolo e della costa, Paola Gazzolo, per la convocazione di un tavolo tecnico che riunisca tutti gli attori interessati e danneggiati dall’emergenza maltempo, compresa naturalmente l’amministrazione comunale di Comacchio.

“Gli interventi pianificati e messi in atto sino ad oggi ormai sono vanificati: è necessario – prosegue Ghedini – varare rapidamente un nuovo piano straordinario di manutenzione della costa adeguatamente finanziato. Bisogna anche prevedere dei contributi a beneficio degli stabilimenti che hanno subito danni gravissimi dal maltempo e dalle mareggiate”.

La costa nel periodo invernale non può essere lasciata a se stessa: tra le prime operazioni da compiere c’è sicuramente la rimozione dei detriti – prevalentemente legna – che si ammucchiano lungo la riva da quando comincia la brutta stagione, aggravando ulteriormente i danni prodotti dalle già violente mareggiate e rendendo la spiaggia inospitale nei mesi invernali: questo problema riguarda tutta la costa, compresi i Lidi sud. I  mucchi di legna impediscono agli operatori di rimpinguare le dune di sabbia che proteggono gli stabilimenti balneari, esponendoli a danni ancor più gravi.

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