Spettacoli
19 Novembre 2019
Il 19 e 20 novembre Arturo Cirillo nel doppio ruolo di regista e attore nelle vesti del protagonista Arnolfo

“La scuola delle mogli” di Molière al Comunale di Ferrara

di Redazione | 3 min

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(foto Luca del Pia)

‘La scuola delle mogli’ di Molière, nella bella traduzione di Cesare Garboli e con Arturo Cirillo nel doppio ruolo di regista e attore nelle vesti del protagonista Arnolfo, va in scena al Teatro Comunale di Ferrara il 19 novembre alle 21 e il 20 novembre alle 15.

Con lui saranno impegnati Valentina Picello, nelle vesti di Agnese, fanciulla innocente allevata da Arnolfo; Rosario Giglio, nel doppio ruolo di Crisaldo, amico di Arnolfo e di Alain, servo di Arnolfo; Marta Pizzigallo nei panni di Georgette, serva di Arnolfo e Giacomo Vigentini, nel ruolo di Orazio, innamorato di Agnese, e Un notaio. Le scene sono di Dario Gessati e i costumi di Gianluca Falaschi.

Accolto con grande successo e consensi di critica, a proposito del testo Arturo Cirillo ha dichiarato: «La scuola delle mogli è una commedia sapiente e di sorprendente maturità: vi si respira un’amarezza ed una modernità come solo negli ultimi testi Molière riuscirà a trovare. Vi è la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. Il tutto avviene in un piccolo mondo con pochi personaggi». Arnolfo è un parvenu, si fa chiamare Signor del Ramo per darsi quel tono e quella posizione che i natali non gli hanno assicurato, ha disprezzo per i cornuti e tiene nella massima considerazione la fedeltà coniugale (della donna verso il marito, naturalmente). Accoglie, così, non per caritatevole compassione ma per interesse personale, la richiesta di una povera contadina e ne prende in carico la figlia. La fa allevare in un convento, tutta ricami, preghiere e sottomissione, zero istruzione. Agnese cresce ignara della sua condizione di cavia umana: l’esperimento consiste nel creare la moglie perfetta, culturalmente e socialmente inferiore al futuro marito, cui dovrà ogni cosa. Il caso, però, interviene e conduce Orazio, giovane di belle speranze, sotto la finestra di Agnese, fille mal gardée da due gretti servi-carcerieri dall’accento vagamente campano. La commedia procede con i tipici e prevedibili equivoci del genere comico-borghese fino al lieto fine da manuale.

Una commedia alla Plauto insomma che nasconde uno dei testi più moderni, contraddittori ed inquieti sul desiderio e sull’amore. Dove si dice che la natura dà maggiore felicità che non le regole sociali, che gli uomini si sono imposti. Dove il cuore senza saperlo insegna molto di più di qualsiasi scuola. Dove Molière riesce a guardarsi senza pietismo, senza assolversi, ma anzi rappresentandosi come il più colpevole di tutti, ma forse anche il più innamorato, riuscendo ancora una volta a farci ridere di noi stessi, delle nostre debolezze ed incompiutezze, della miseria di essere uomini.

Biglietti da 8 a 32 euro. Info e prenotazioni: biglietteria tel. 0532 202675  – www.teatrocomunaleferrara.it

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