di Andrea Profili
L’ex teatro Verdi torna ad essere centro della cultura cittadina grazie alle attività di “Laboratorio Aperto Ferrara”, facendo parte del progetto della Regione Emilia-Romagna “Laboratori Aperti” dedicato all’attrattività e riqualificazione dei centri storici del territorio: l’evento di presentazione delle attività è stato inaugurato dallo spettacolo “Recitar Giocando”, dedicato all’Aida di Verdi e curato dalle classi 4°A e 4°B dell’Istituto “C. Govoni di Ferrara”.
Il Laboratorio Aperto di Ferrara diventa quindi uno spazio dedicato alla mobilità sostenibile e al turismo culturale, ma anche all’innovazione tecnologica e alla partecipazione, consentendo a professionisti e cittadini di poter usufruire di uno spazio comune per agire insieme: negli spazi del laboratorio, infatti, convivono professionisti, start-up e istituzioni che uniscono le forze per fare impresa e che si confrontano a vicenda per ottenere nuovi stimoli.
A portare i saluti istituzionali è stato l’assessore alle Politiche giovanili e Sistemi informatici Micol Guerrini: “Siamo contenti di inaugurare un contenitore così vivo e dinamico che spazia dal tema dell’innovazione digitale alla mobilità sostenibile, inserendosi in un contesto cittadino sempre in evoluzione. Tramite la Regione Emilia-Romagna e i fondi europei si è data nuova luce a un monumento simbolo della città, con il vivo augurio che diventi insieme agli altri contenitori cittadini un punto di riferimento per i giovani e la cittadinanza”.
“Con la Rete regionale dei dieci Laboratori aperti dell’Emilia-Romagna – ha aggiunto l’assessore alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna Palma Costi – abbiamo dato vita a un progetto di inclusione digitale rivolto innanzitutto ai cittadini. Con i fondi europei abbiamo prima finanziato la riqualificazione dei beni culturali scelti come sede dei Laboratori aperti, tra cui l’ex Teatro Verdi di Ferrara, e successivamente sostenuto le attività a esso legate”.
“L’Italia può risorgere solo grazie alla coesione e partecipazione sociale – commenta Annamaria Simonazzi della Fondazione G. Brodolini, tra i gestori dell’ex Teatro – perché l’innovazione non è più una cosa per singoli, ma richiede interazione di individui diversi. La coesione è l’elemento fondamentale per la crescita”.
Tra le attività di Laboratorio Aperto, presentate dal project coordinator Fabrizio Palai di Mbs, sono offerti corsi di formazione digitale per le scuole della città, da lunedì 18 novembre corsi di alfabetizzazione digitale “Pane e Internet” per persone di tutte le età con difficoltà all’approccio verso smartphone e computer. Il 20 novembre si terrà il Training Day Erasmus Plus. Il Lab Space è invece lo spazio tecnologico-esperienziale del Laboratorio Aperto di Ferrara, ovvero un luogo dove testare diverse esperienze in realtà virtuale applicate al campo dell’entertainment, della cultura e della formazione, come la possibilità di visitare musei attraverso visori 3d, simulare il volo grazie a una postazione “Icaro”, o muoversi all’interno di uno spazio virtuale.
L’ex teatro sarà utilizzato anche per attività di coworking, dove imprese e cittadini potranno mettere in comune la loro creatività e fare impresa. Mantenuto il grande spazio scenico centrale per spettacoli, sarà aperto inoltre un bar/zona ristoro che servirà come punto di incontro, anche per gli appassionati di bicicletta: il concetto è di rendere gli spazi una sorta di piazza coperta, alla quale sarà possibile accedere e uscire con le proprie biciclette grazie anche all’utilizzo di montacarichi.
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