Politica
16 Novembre 2019
Intanto il referente regionale di Famiglie Arcobaleno smentisce sindaco e assessore: “Nessuna soluzione alternativa”

Niente sala a Famiglie Arcobaleno: sdegno da Pd, Coalizione Civica e Agedo

di Redazione | 3 min

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Le giustificazioni inviate dall’assessore Dorota Kusiak dopo la denuncia delle Famiglie Arcobaleno non sembrano troppo convincenti a opposizione e associazioni. Aver negato l’accesso a una sala comunale all’ultimo momento e via telefono e motivandola con la mancanza di un regolamento, sembra una scusa frettolosa al Partito democratico, ad Agedo, a La Città Che Vogliamo e a Coalizione Civica Ferrara.

Le consigliere comunali Cristina Corazzari, Ilaria Baraldi e Deanna Marescotti presentano una interpellanza in Comune alla luce della “assoluta inconsistenza della motivazione del diniego, peraltro dato in forma non ufficiale poiché non scritta, dato che la sala era stata già concessa per analoghe iniziative”.

Le consigliere di Pd e Psi ricordano che l’Associazione Famiglie Arcobaleno aveva richiesto formalmente per iscritto, più di un mese fa, l’utilizzo di una sala del Centro Famiglie di Ferrara per una iniziativa da tenersi il 17 novembre. Il 13 novembre, a soli 4 giorni dalla iniziativa, “il Comune, per voce del capo di gabinetto – senza una risposta scritta -, dopo varie sollecitazioni da parte della Associazione, ha negato il permesso adducendo una presunta «carenza di regolamenti sulla concessione di spazi del Comune di Ferrara»”.

Ecco quindi che “appare quantomeno singolare che la mancata concessione avvenga nei confronti della Associazione Famiglie Arcobaleno, che da tempo e a pieno titolo fa parte della rete dei soggetti che si occupano – anche – di politiche familiari, di concerto con le istituzioni (P.I.C.O. e Consulta per la genitorialità, Centro per le Famiglie)”.

Constatata dunque “l’assoluta inconsistenza della motivazione del diniego, peraltro dato in forma non ufficiale poiché non scritta, dato che la sala era stata già concessa per analoghe iniziative”, le esponenti di opposizioni chiedono a sindaco e assessore “quali siano le ragioni che hanno indotto a tale diniego; per quale motivo si sia negata la sala senza un congruo preavviso che consentisse alla Associazione di organizzarsi diversamente e per quale motivo non vi sia un diniego scritto”.

Stupite dalla decisione dell’assessore alle pari opportunità anche La Città Che Vogliamo e Coalizione Civica, che ricordano come “il Comune per vocazione dovrebbe tutelare i cittadini e le famiglie, e favorire le libere forme di aggregazione sociale, sostenere l’associazionismo in ogni sua forma, promuovendone le iniziative (come sancito dall’articolo 4, comma 2, dello Statuto Comunale)”.

Solidarietà alle Famiglie Arcobaleno arriva anche da Agedo Ferrara, a sua volta non convinta dalle motivazioni che l’amministrazione comunale ha diffuso, ritenute “pretestuose e ‘confezionate’ ad hoc per respingere la lecita richiesta di Famiglie Arcobaleno. Aggiungiamo che non siamo meravigliati di questa decisione poiché sappiamo quale sia la cultura, meglio, l’incultura che esprime la Lega”.

“La società che ideologicamente la Lega sostiene è una società discriminatoria – sostiene Agedo -, il cui centro è la famiglia patriarcale dominata dalla figura maschile e maschilista del padre padrone e nella quale le donne e i figli sono completamente assoggettati. Non c’è spazio per nessuna forma di diversità, soprattutto se si tratta di identità e orientamento sessuale”.

I componenti di Agedo esprimono, come madri e padri di ragazzi Lgbt, “profonda preoccupazione per questo fatto che, riteniamo, si inserisce in un pericoloso progetto di omologazione escludente delle persone, siano esse immigrate, omosessuali, transessuali o comunque “diverse” nelle loro scelte di vita. Noi invece crediamo nei valori del rispetto della dignità di ciascun essere vivente e lotteremo sempre per difendere non solo i diritti dei nostri figli, ma di tutti gli esseri umani che si riconoscono in uno Stato democratico e libero da pregiudizi. La Costituzione italiana deve essere difesa e applicata nei suoi princìpi fondamentali. Lo sappia l’Amministrazione di Ferrara e si attrezzi a fronteggiare la determinazione di chi vuole costruire un universo di civile e pacifica esistenza.

Intanto dall’avvocato Michele Giarratano, referente regionale di Famiglie Arcobaleno, arriva una smentita alle parole dell’assessore e del sindaco Fabbri: “la telefonata del capo di gabinetto è stata molto cortese, si è detta dispiaciuta per il ritardo nella comunicazione del diniego, ma purtroppo nin ci hanno proposto alcuna soluzione alternativa”.

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