Politica
14 Novembre 2019
Dorota Kusiak afferma di aver offerto alternative alle Famiglie Arcobaleno. Interviene il segretario dem di Ferrara

Niente spazi a genitori omosessuali. L’assessore: “Manca regolamento”. Il Pd: “Offriamo noi la sala”

di Redazione | 3 min

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L’assessore all’Istruzione e alle Pari opportunità Dorota Kusiak

Dopo che è scoppiata la polemica, ora il Comune risponde per iscritto per motivare il diniego degli spazi alle Famiglie Arcobaleno. “Nessun cittadino di serie B: l’utilizzo degli spazi del Centro Bambini e Famiglie non verrà più concesso fino alla definizione di un nuovo regolamento. Dispiace il continuo tentativo di sollevare polemiche a fronte di approfondimenti dovuti a causa di carenze ereditate dalla precedente amministrazione”.

Così l’assessore all’Istruzione e pari opportunità, Dorota Kusiak, ribadisce quanto già anticipato dalla nota dell’associazione di genitori omossessuali: “Non si è potuto dare corso alla richiesta in quanto è in corso la definizione di apposita regolamentazione, che al momento manca. Questa mancanza evidenziata proprio dalla richiesta dell’Associazione deve essere colmata prima di poter nuovamente aprire gli spazi al pubblico e il testo del nuovo regolamento è già in va di definizione”.

Normalmente, in caso di ‘vacatio legis’, si mantiene temporaneamente il precedente regolamento, ma questa volta “l’Istituzione Scolastica – riprende Kusiak -, a cui fanno riferimento gli spazi, ritiene correttamente necessario procedere alla definizione e all’approvazione da parte del Comune di Ferrara di tale regolamentazione prima di concedere l’utilizzo di questi spazi a qualsiasi soggetto ed è evidente che il diniego non è indirizzato all’associazione specifica, che anzi ringraziamo per aver evidenziato, sia pure non volontariamente, il problema in essere”.

L’assessore spiega che la domanda dell’associazione è arrivata sul tavolo dell’Istuituzione “a causa di una vacanza della dirigenza del settore Pedagogico, a cui afferiva invece negli anni passati, ed è stato questo inusitato passaggio ad evidenziare l’apparente vuoto normativo”.

Vuoto “da colmare assolutamente anche in virtù del fatto che l’utilizzo prevedeva la presenza di minori senza chiarire in modo evidente le modalità assicurative”, aggiunge l’assessore. Va ricordato che la domanda era stata fatta oltre un mese prima.

Per quanto riguarda invece la comunicazione telefonica avvenuta a cura del Capo di Gabinetto, fuori dai normali iter formali e appena quattro giorni prima dell’evento, “è stata determinata dalla volontà di spiegare, in modo chiaro e completo, la motivazione del diniego garantendo la possibilità, anzi, di evidenziare la disponibilità del Comune ad individuare, anche per la medesima data, spazi alternativi, come è stato fatto”.

Fino ad oggi, infatti, secondo quanto riportato dall’istituzione scolastica, “l’utilizzo degli spazi in questione è stato regolato con la sottoscrizione di un semplice modulo sottoscritto per l’assunzione di impegno da parte dei soggetti autorizzati al corretto utilizzo degli spazi, al quale faceva seguito la consegna delle chiavi che consentono l’accesso al Centro, senza una precisa definizione delle modalità di concessione, del calendario d’uso, degli orari di utilizzo, eccetera – conclude Kusiak – motivo per cui si rende necessaria una migliore definizione di tutti questi aspetti a tutela degli ospiti oltre che degli spazi”.

Giustificazioni che non convincono né la Famiglie Arcobaleno né chi manifesta solidarietà nei loro confronti, come il Gad – Gruppo Anti Discriminazioni Ferrara, secondo il quale “ancora una volta questa amministrazione ci ricorda che, per loro, esistono cittadine e cittadini che hanno meno diritti di altri. Ma non solo. Alla prova dei fatti, dimostra che il gesto di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, resta un gesto vuoto e di propaganda elettorale. Dalle schedature, ai patrocini ballerini, arriviamo alla negazione del diritto ad usufruire di spazi pubblici per le persone Lgbtqi”.

Gad ricorda che “le sale comunali sono delle cittadine e dei cittadini, non del sindaco o della Lega. Per questo ci auguriamo che venga immediatamente concesso lo spazio all’associazione. Da parte nostra, ovunque si terrà l’iniziativa, noi ci saremo. Per interesse e per dimostrare che la Democrazia è un valore irrinunciabile”.

La soluzione potrebbe averla trovata il Pd di Ferrara che, per bocca del suo segretario Nicola Minelli, fa sapere che metterà a disposizione i suoi spazi “ed è pronto a concordare le modalità affinché l’evento possa avere seguito. Dalla parte dei diritti, sempre”.

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