Lunedì sono tornato in Consiglio comunale e ho assistito alla prima parte del dibattito, in realtà il confronto si svolgeva praticamente solo tra i consiglieri di minoranza e gli amministratori, con i consiglieri di maggioranza pressoché silenti o platealmente educati al voto da qualche Assessore “…voi a questa delibera dovete votare NO…”.
Ripensando ai volti dei cittadini spettatori, di buona parte dei consiglieri, di alcuni giornalisti e anche da parte mia, la sensazione che si coglieva era di grande confusione e di inconsapevole superficialità nella gestione di questa assemblea che dovrebbe essere il momento più alto del confronto democratico della nostra comunità.
Dopo aver capovolto l’Ordine del Giorno poco prima di iniziare, si vota tutti a favore della Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, ma subito dopo si boccia il documento dei partiti di opposizione a sostegno della Senatrice per gli attacchi ricevuti e che chiedeva anche di condannare ogni forma di razzismo e contrastare manifestazioni antisemitismo e intolleranza; assumersi la responsabilità di respingere questa proposta, equivale a calpestare la nostra costituzione nella totale indifferenza e probabilmente inconsapevolezza di molti consiglieri.
L’apice della confusione si poi è raggiunto, sulla delibera che proponeva di istituire una Commissione consigliare sulla gestione dei minori allontanati: di indagine o speciale? permanente o temporanea, chi vota e chi non vota? con amministratori e il sindaco che possono votare in una commissione consigliare, i regolamenti comunali e il Tuel ripreso più volte nella questione pregiudiziale posta dal Cons. Colaiacovo e pressoché ignorata anche dalla Segretaria comunale, il Presidente del Consiglio che si fa spiegare dal consigliere di minoranza le regole del dibattito, l’Ass.ra che informata su una irregolarità nel documento presentato dalla Lega, in dichiarazione di voto tenta di far approvare un emendamento prendendo a prestito la voce di una consigliera leghista.
Ecco quello che ho visto ieri, ecco come chi amministra la città conduce la macchina del nostro comune, ed anche su una proposta assolutamente condivisibile è manca quella chiarezza indispensabile che la delicatezza del tema avrebbe richiesto, la sensazione è che nessuno avesse ben chiaro quali fossero le regole di ingaggio della commissione e le indispensabili competenze che questo specifico argomento richiede per essere affrontato dalla politica, senza che i partiti lo trasformino ancora una volta in strumento di scontro o di propaganda elettorale.
La ciliegina sulla torta è arrivata poi sull’ultimo punto all’ordine del giorno, quando pur di non approvare un documento presentato dalla minoranza e di condanna verso un gesto vile rivolto agli assistenti sociali di Ferrara, la Lega ha estratto dal cassetto una risoluzione con i medesimi contenuti, per poi bocciare senza alcuna spiegazione, la mozione targata PD che aveva la stessa finalità.
A qualcuno piace definirle polemicucce, la mia sensazione è che regni l’assenza delle garanzie democratiche minimali per chi sta all’opposizione, oltre a quel rispetto reciproco che sarebbe indispensabile per un confronto politico corretto e soprattutto utile ai cittadini.
Tommaso Cristofori