Cento
9 Novembre 2019
Inaugurata la mostra che riunisce 79 capolavori, tra affreschi, bozzetti e dipinti, mai più visti dal sisma del 2012

Con “Emozione baroccca” il tesoro di Cento torna a casa

di Redazione | 2 min

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Cento. “Guercino è il nome di un Santo sulle labbra dei fanciulli come degli adulti”: così scriveva Goethe nel 1786, a proposito di Giovanni Francesco Barbieri, il pittore a cui Cento ha dato i natali. E con l’inaugurazione della mostra “Emozione barocca”, avvenuta venerdì alle 17.30 alla presenza di autorità, si riunisce così “un binomio inscindibile: Cento e Il Guercino” secondo il curatore Daniele Benati, con l’obiettivo di restituire il nome dell’artista sulla bocca di tutti.

Sono stati riuniti 79 capolavori, tra affreschi, bozzetti e dipinti, mai più visti dal 2012, distribuiti tra due sedi museali, la Pinacoteca di San Lorenzo e il primo piano della Rocca, che per la prima volta ospiterà l’ultima acquisizione del Comune: gli affreschi di casa Chiarelli (già Benotti), che con quelli di casa Pannini rappresentano le opere giovanili del Guercino. “Il percorso che offre la mostra” spiega Benati, “è il più completo possibile: dai primi quadri giovanili, con qualche influenza romantica, fino all’eleganza della tarda età, passando per la riflessività della maturità”.

La mostra, che sarà visitabile fino al 14 febbraio, vuole dare “l’opportunità ai cittadini di rivedere opere non più visibili dal sisma del 2012” sono le parole del primo cittadino Toselli: “Ecco perché per le scuole del Comune di Cento la visita sarà gratuita, così come la prima giornata, del 9 novembre: è un regalo che abbiamo ritenuto fosse doveroso per la cittadinanza”. Uno speciale ringraziamento anche alla Regione, che secondo il sindaco è stata fondamentale nel sostenere il progetto della mostra: “Nostra ambizione, colta dalla Regione, è quella di creare un percorso guerciniano che esca al di fuori di Cento, e la prima tappa per realizzarlo è il censimento delle opere, affidato al Centro studi internazionale Il Guercino: a Cento ne sono state rinvenute, tra collezioni private e pubbliche, proprio 100”. Intanto, il 6 novembre, è stato approvato in Regione in commissione congiunta il progetto esecutivo per la ricostruzione della Pinacoteca, sede originaria delle opere del Guercino, danneggiata dal terremoto. E a inizio dicembre, potrebbe già partire la gara.

Con il taglio del nastro della mostra, scelto nella data dell’8 novembre, in onore di Denis Mahon, maggiore storico dell’arte del Guercino, si suggella così il raggiungimento di un primo traguardo: “Rendere il Guercino internazionale” dichiara Salvatore Amelio, presidente del Centro studi. E inoltre, ricorda: “Nelle prossime settimane saranno ospiti membri del comitato scientifico del Centro studi provenienti dagli Usa, dall’Inghilterra e dal Giappone”.

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