Bondeno. La nuova azienda è già al lavoro, in via Torricelli. Perché il tempo è tiranno e, dopo la riassegnazione dell’appalto, si punta a realizzare in tempo utile il “cappottino” protettivo, che dovrà consentire di mettere al riparo la struttura e completare in seguito le due palazzine Erp, rimaste incompiute rispetto al progetto iniziale dei “Contratti di quartiere”.

La questione è ormai arcinota, nel senso che i progetti iniziali prevedevano la costruzione di quattro edifici – due dei quali già conclusi ed assegnati – da destinare ad edilizia popolare. Il fallimento delle aziende che erano state incaricate dei lavori per le palazzine numero 3 e 4, situate in via Torricelli, provocò l’interruzione della costruzione.

«Dopo molte traversie, siamo finalmente riusciti a veder sbloccare il cantiere – dicono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi –. Lunedì scorso – proseguono –. Prima del riavvio del cantiere stesso, sono state eseguite analisi servite per verificare l’integrità dell’immobile e lo stato conservativo delle strutture posate dall’azienda precedente. In questi giorni sono state anche posizionate le due nuove gru che consentiranno l’effettiva ripresa del cantiere».

La ditta incaricata delle verifiche è la stessa che le eseguì qualche tempo fa, vale a dire la Laboratori Ingegneria Ferrara Srl. Ora, la realizzazione del “cappotto” coibentante sarà il primo passo del ritorno all’effettiva funzionalità del cantiere, in accordo con la direzione dei lavori di Acer. Dei trentasei alloggi residenziali popolari inizialmente previsti in via Torricelli, dunque, ne restano da completare ancora 18; ovvero, quelli che saranno creati all’interno delle due palazzine rimaste. «In una ipotetica tabella di marcia – dice l’assessore Marco Vincenzi – vorremmo che le due palazzine fossero completate entro un anno e mezzo circa, in modo tale da completare il progetto e metterle subito dopo a disposizione delle famiglie in graduatoria per l’assegnazione i nuovi alloggi, che saranno funzionali e moderni, esattamente come quelli che sono stati già assegnati negli anni scorsi nel Quartiere del Sole».