Cronaca
28 Ottobre 2019
L'avvocatessa bondesana al panel sugli affidi illeciti organizzato dal programma di Massimo Giletti: "Nessuna legge prevede le tecniche d'ascolto, serve una revisione iniziale delle prove"

Micai a La7: “Contro nuove Bibbiano va riformata la legge sull’incidente probatorio”

di Redazione | 2 min

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C’era anche l’avvocatessa bondesana Patrizia Micai domenica sera negli studi di La7 per commentare le ultime scoperte di ‘Non è l’arena’, il programma condotto da Massimo Giletti, sui casi degli affidamenti ‘facili’ dei bambini ad altre famiglie da parte di alcuni servizi sociali a seguito di false accuse e perizie non conformi “a quello che dice la scienza”.

Nel corso del programma Micai, che già da diversi anni ha seguito casi simili come avvocato difensore di alcune famiglie, ha partecipato a un panel insieme alla psicoteraputa Stefania Andreoli e all’ex deputata Nunzia de Girolamo.

“Ci si dovrebbe affidare (nel corso delle perizie sui bambini, ndr) a quello che dice la scienza”, ha commentato l’avvocatessa a seguito di una video intervista a Claudio Foti che negava l’esistenza di un ‘metodo’ che porta il suo nome, “e sentire psicologi dire che i bambini dicono sempre la verità e giudici che loro malgrado si sono fidati fa molto male, perché questi metodi sono entrati nei tribunali a causa della forza della legge”.

Per Micai poi, che è intervenuta anche dopo la messa in onda di un video che mostrava l’ascolto di un bambino di due anni e mezzo da parte di una consulente tecnica d’ufficio del tribunale insieme alla madre, parte in causa però in quanto era lei stessa ad accusare il marito di molestie sulla prole, “non esiste una legge che preveda quali siano le tecniche sulle quali basare l’ascolto secondo quanto la scienza dice a livello internazionale, ovvero la videoripresa da subito, l’assenza di suggestione, la possibilità per tutte le parti di difendersi”. “Ci dovrebbe essere”, ha aggiunto l’avvocatessa che si augura poi una modifica della legge sull’incidente probatorio, “una revisione iniziale sulle prove. È tutto lasciato al buonsenso”.

“Dire che ognuno ha il suo metodo”, ha concluso poi riferendosi al ‘metodo Foti’ “è sbagliato perché bisogna agire secondo i dettami scientifici”

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