Circolo privato D-Verso, Bar ristorante Success e oggi nuovamente circolo privato Tito Red Carpet. Tre nomi, tre titolari diversi, stesso posto, stessi enormi problemi che hanno portato per la terza volta in due anni alla sospensione dell’attività del locale di via Modena da parte del questore.

Dopo la furibonda lite tra extracomunitari verificatasi nella notte tra il 14 e il 15 ottobre scorsi, in parte ripresa dalle videocamere di sorveglianza del Comune – compresa l’aggressione a due donne verosimilmente nigeriane, una delle quali uscita nuda dal locale, il cui video è stato diffuso dal vicesindaco Nicola Lodi su Facebook –  il questore Giancarlo Pallini ha deciso di azionare nuovamente l’articolo 100 del Tulps e sospendere la licenza per altri due mesi.

‘Altri’ perché con la tecnica del cambio di nominativi e della titolarità della Scia presentata al Comune di Ferrara, i gestori erano riusciti a far saltare la chiusura di 60 giorni già ordinata lo scorso 6 settembre.

Ma, a testimonianza di come le cose fossero diverse solo formalmente, a pochi giorni dalla nuova apertura, si sono registrate le stesse problematiche provocate dal Success e prima ancora dal D-Verso, culminate come detto nella lite violentissima dei giorni scorsi.

Gravissimi episodi, avvenuti nelle pertinenze del circolo e segnalati alla sala operativa della Questura, hanno destato notevoli preoccupazioni ai cittadini residenti della zona, che hanno richiesto l’ausilio delle Volanti immediatamente arrivate sul posto, ma che non hanno potuto in quel frangente identificare gli autori della rissa e la stessa donna in quanto si erano dileguati per evitare i controlli.

“Sul locale che resterà chiuso per 60 giorni, saranno svolte ulteriori verifiche dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura (già mercoledì mattina sul posto, ndr) – fa sapere la questura – e non sono esclusi ulteriori provvedimenti anche di carattere penale qualora venissero accertate altre violazioni, in attesa di auspicati, decisivi interventi delle autorità comunali”.