Attualità
17 Ottobre 2019
Entro fine anno un unico Centro Servizi per il Volontariato Terre Estensi. La presidente Roncagli: "Manteniamo uffici e operatori"

Agire sociale vota sì alla fusione con il Csv di Modena

di Redazione | 3 min

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È stato un momento importante per tutto il volontariato e il terzo settore ferrarese quello di lunedì 14 ottobre, quando l’assemblea dei soci di Agire Sociale – ente gestore del Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara – ha approvato all’unanimità e in larga maggioranza (presenti 103 associazioni socie sulle 119 totali) il progetto di fusione con l’Associazione Servizi per il Volontariato Modena che, entro la fine dell’anno, porterà all’unico Csv Terre Estensi.

Nel corso dell’incontro è stato quindi spiegato che la fusione che interessa Agire Sociale avverrà per incorporazione nel Csv di Modena che sarà l’ente incorporante.

“Sul lato pratico per il volontariato locale non cambierà nulla: manterremo gli uffici nei territori, con gli stessi operatori, per dare continuità al dialogo con le associazioni e alla prossimità con il territorio dove siamo attivi da oltre vent’anni”, ha ribadito la presidente di Agire Sociale Laura Roncagli.

Un percorso di fusione che, come ha detto la presidente Roncagli, è stato affrontato con spirito collaborativo dai due Centri di Servizio territoriali per attendere al nuovo Codice del Terzo Settore, che stabilisce in tutta Italia la presenza di un Csv ogni milione di abitanti o per città metropolitana.

“Lo stiamo portando avanti insieme da oltre un anno, anche se all’inizio non è stato facile. Abbiamo lavorato molto per arrivare fino a oggi, avvantaggiati dal fatto ci somigliavamo di più rispetto ad altri centri, condividendo una visione simile sul ruolo e le buone pratiche di un Csv. Il Codice del Terzo Settore farà scendere il numero dei Csv italiani da 65 a 49 e, nella nostra regione, prevede processi di accorpamento dagli attuali 9 Csv a 4: Csv Emilia per i territori di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, Csv Terre Estensi per Ferrara e Modena, Csv Romagna per Forlì Cesena, Rimini e Ravenna, mentre il Csv Bologna resterà essendo città metropolitana”.

Il nuovo Csv Terre Estensi sarà un unico soggetto giuridico con sede legale a Modena e a cui potranno associarsi tutti gli enti di terzo settore del territorio ferrarese e modenese iscritti al relativo registro unico nazionale del terzo settore. Il centro sarà guidato da organi eletti secondo criteri di rappresentatività dei due territori.

In via transitoria l’organo di governo sarà la sommatoria degli attuali consigli direttivi delle due associazioni, ma entro giugno 2020 l’assemblea generale degli associati eleggerà un nuovo consiglio direttivo (composto da un minimo di 7 fino a un massimo di 15 componenti, che dovranno essere in numero tale da garantire il massimo equilibrio nella rappresentatività delle due province).

Al voto favorevole del Csv di Ferrara è seguito martedì 15 ottobre quello di Modena. Trascorsi i tempi tecnici (riservati dalla legge per eventuali opposizioni alla fusione) ed entro il 31 dicembre 2019 i presidenti dei rispettivi Csv Laura Roncagli e Alberto Caldana sottoscriveranno la nascita del nuovo ente Csv Terre Estensi odv.

Al termine dell’incontro un clima di emozione era tangibile tra i numerosi partecipanti dell’assemblea. “Anche se la complessità è tanta, dobbiamo pensare di essere una risorsa per la comunità, pensando e facendo insieme per diventare più forti”, ha sottolineato la presidente Roncagli. “È necessario maturare la consapevolezza di fare parte di un sistema nazionale di csv, dove per fare rete diventerà sempre di più importante condividere buone pratiche di servizio ed esperienze. Il futuro non sarà semplice, ma solo insieme potremo fare la differenza”.

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