(foto di Alessandro Castaldi)
di Davide Soattin
A margine dell’ormai tradizionale e consueta serata di gala organizzata dal Centro coordinamento Spal club, che ha visto anche la presenza di una folta delegazione spallina, alcuni volti dell’ambiente biancazzurro si sono resi protagonisti di una chiacchierata con la stampa per un resoconto abbastanza dettagliato su questi primi mesi di campionato.
A partire da Gabriele Moncini, protagonista di una riflessione sul proprio momento, in cui si è soffermato anche sulle difficoltà che ci sono a inserirsi in Serie A: “Questo fa parte del gioco e lo sapevo quando sono tornato qua. Starà solo a me saper entrare nei meccanismi per riuscire a dare una mano, poi vedremo. Sicuramente dovrò tenere in conto che siamo una squadra abituata a giocare palla dal portiere e che quindi sarà necessario un mio aiuto sia in fase difensiva che offensiva. Il match d’esordio da titolare contro la Juve? Sicuramente è stata una bella emozione perché non capita spesso di giocare contro una formazione del genere, anche se è stata dura. Loro sono una grande squadra ed è stata una partita tosta e difensiva, però penso che abbiamo retto bene il colpo”.
Dopo una serie negativa di risultati, è tornata nuovamente la vittoria contro il Parma nell’ultima partita: “Lì ci siamo fermati e ci siamo tutti guardati in faccia. Anche se non giocavano bene come noi, vedevamo che le altre squadre riuscivano a portare a casa i tre punti. A quel punto ci siamo detti di tirare su le maniche e continuare a lavorare tranquilli, mettendo in campo quel pizzico di cattiveria in più che penso siamo stati in grado di dimostrare ultimamente. A Cagliari sarà un’altra partita tosta: sono una squadra fisica e quindi sarà difficile, motivo per cui dovremo riuscire a fare bene nella fase difensiva. Le partite sono tutte uguali e ho sentito che contro di loro abbiamo sempre preso delle gran botte, speriamo che quest’anno si possa invertire il trend”.
“Avere un esempio così – ha poi concluso l’attaccante, circa la fortuna di allenarsi insieme a un bomber come Floccari – è molto importante e costruttivo, poi si deve essere bravi a prendere le cose positive. Io sono sempre stato umile e ho giocato con altri grandi attaccanti di spessore quando ero a Cesena, come Brienza e Defrel. Sergio è un personaggio davvero incredibile sia dentro che fuori dal campo e credo sia un sacco bello poter imparare da lui”.
Successivamente, anche il patron Simone Colombarini ha detto la sua sui prossimi impegni della Spal contro Cagliari, Napoli e Milan, che sulla carta sembrano abbastanza proibitivi: “Non ci sono partite facili in Serie A. Tutti gli avversari possono essere temibili se non giochiamo con la giusta concentrazione. Abbiamo dimostrato che quando siamo sul pezzo per novanta minuti riusciamo a mettere in difficoltà tutti. La prossima è una partita che dobbiamo affrontare per cercare di venire a casa con un risultato positivo”.
Tra le altre cose, alla deadline fissata per metà ottobre, si sarebbero dovute avere le perizie riguardanti la situazione dello stadio: “Ancora non sono arrivate, ma è questioni di giorni. I tempi tecnici sono quelli e credo non si possa andare oltre. Sappiamo che comunque la struttura è stata dichiarata sicura perché tutti i collaudi hanno dato esito favorevole. Se ci sarà qualche piccolo intervento da fare per migliorare questa situazione e sistemare la parte di lavori che non è stata fatta al meglio, sono comunque interventi collaterali che non richiederanno un grande impegno”.
“Siamo in linea – ha infine concluso il patron, a proposito della situazione finanziaria del club – con quello che avevamo preventivato all’inizio dell’anno. Sapevamo di essere partiti in ritardo per la questione stadio, però mano a mano ci stiamo avvicinando al budget riguardante le sponsorizzazioni che avevamo preventivato. Quindi direi tutto come previsto, tutto in linea e si va avanti su questa strada. Il Collare d’Oro? Credo rappresenti una notizia inaspettata ed emozionante. Premia il lavoro fatto da tutti e sono contento per noi e per la città di Ferrara, è un riconoscimento che va dedicato all’intera comunità”.
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