Attualità
14 Ottobre 2019
I giovani del movimento ambientalista denunciano le condizioni di abbandono in cui si trova la campagna ferrarese e chiedono più controlli: “Ferrara non cadrà nelle mani degli inquinatori”

“Cestino”. Il movimento Fridays for future segnala discariche abusive

di Redazione | 2 min

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Rifiuti sparsi, una discarica abusiva di amianto, coperture dei tetti, pezzi di cavi già privati del prezioso rame. Il movimento Fridays for future di Ferrara denuncia le condizioni di abbandono in cui si trova la campagna ferrarese e chiede più controlli.

“Questa mattina passiamo per via Aurelio Zamboni e ci facciamo due passi nel degrado più totale. Non è la terra dei fuochi ma è la campagna a 5 minuti di distanza dalla città, a poche centinaia di metri dal Po di Volano. In ogni stradina di campagna in zona Baura c’è un deposito di rifiuti abusivo”, racconta il gruppo.

“A poca distanza troviamo rispettivamente un paio di quintali di amianto, smaltito in maniera irregolare, seguito poi da rifiuti di vario genere di origine urbana, a qualche centinaio di metri rinveniamo lunghe strisce di copertura per tetti, altro materiale edile”, ed è qui che viene realizzata la scritta provocatoria, fatta con pezzi di cavi, che recita “Cestino”.

Un cestino prono ad andare in fiamme: “Erano pronti per essere bruciati – affermano gli studenti impegnati per l’ambiente -, fortunatamente la tanica posta sul ciglio della strada conteneva troppa poca benzina per finire il lavoro”.

Secondo i giovani di FFF, “viviamo in un territorio privo di controlli, i cittadini troppo spesso sono le uniche sentinelle che vigilano sull’ambiente, ormai abbandonato a se stesso. A seguito di tagli, di fondi e di personale, le forze dell’ordine non sono più in grado di monitorare e vigilare sul territorio com’era fino a pochi anni fa e i risultati sono davanti agli occhi di tutti: le aree naturali si stanno trasformando in zone degradate. Sembra che non sia rimasto più nessuno ad assicurare il rispetto delle regole e quello dell’ambiente, in giro sono rimasti solo delinquenti che manifestano il proprio senso di impunità e disprezzo con le loro provocazioni”.

“Non è un caso che ieri notte – osservano ancora dal movimento – chi ha realizzato quest’azione scellerata, decidendo di rubare cavi di rame, pulirli e venderne il contenuto, abbia scelto di abbandonarne i resti in mezzo ad una strada trafficata. Quando ciò accade è un segnale preciso, una provocazione che significa ‘qui siamo intoccabili, qui facciamo quello che ci pare’. Come Fridays For Future Ferrara impiegheremo tutte le forze a nostra disposizione e collaboreremo a stretto contatto con istituzioni e forze dell’ordine per fare in modo che queste scene non si ripetano. Proponiamo la mappatura delle zone più critiche della città, in cui frequentemente si realizzano abbandoni di rifiuti, per monitorarle attraverso sistemi di fototrappole, l’unico modo di individuare e perseguire i responsabili. Ferrara – concludono – non cadrà nelle mani degli inquinatori”.

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