Occhiobello
11 Ottobre 2019
"I rischi per la salute dipendono dalla probabilità che il materiale rilasci nell'aria fibre che possano essere inalate dagli individui e dallo stato di conservazione" spiega l'assessore Leccese

Amianto, l’assessore Leccese risponde ai cittadini

di Redazione | 1 min

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Occhiobello. Sulla modalità di smaltimento dell’amianto, alcuni cittadini si sono rivolti all’assessore all’Ambiente Enrico Leccese che informa come comportarsi in presenza di materiali contenenti amianto in abitazioni civili e capannoni industriali.

“I rischi per la salute dipendono dalla probabilità che il materiale rilasci nell’aria fibre che possano essere inalate dagli individui e dallo stato di conservazione – spiega l’assessore – la legge, di fatto, non prevede l’obbligo assoluto di bonifica, ma sancisce il dovere di individuare i manufatti contenenti amianto e definire il loro stato”.

Rispetto alle richieste di informazioni presentate dai cittadini, Leccese aggiunge: “La scelta del tipo di bonifica dipende dalla conservazione dei materiali che contengono amianto e si realizza attraverso modalità differenti: rimozione, incapsulamento e confinamento, inoltre, nel momento in cui l’amianto viene rimosso diventa un rifiuto potenzialmente pericoloso tale da essere smaltito seguendo tecniche precise”.

“L’abbandono di amianto sul suolo pubblico – ricorda Leccese – viene punito con pesanti sanzioni e i responsabili individuati, oltre a dover pagare la sanzione, devono provvedere alla rimozione, allo smaltimento e al ripristino dello stato dei luoghi in cui hanno abbandonato il materiale”.

I cittadini che possiedono tettoie, rivestimenti isolanti, pavimentazioni, all’interno della loro proprietà, possono far valutare i manufatti considerando anche gli incentivi fiscali per interventi di rimozione, ristrutturazione e sostituzione di coperture in amianto con pannelli fotovoltaici.

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