Spal
6 Ottobre 2019
Kurtic poco lucido in mezzo, Strefezza croce e delizia

Le pagelle di Spal-Parma: difesa ermetica e Valdifiori metronomo di centrocampo

di Redazione | 3 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

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Berisha 6: Fondamentalmente inoperoso nell’arco dei novanta minuti. Vigile ed attento nella ripresa nel bloccare l’incornata di Gagliolo e nell’anticipare Gervinho quando Igor azzarda un retropassaggio di testa troppo corto. Per il resto il Parma non lo chiama mai in causa.

Tomovic 7: Partita ordinatissima la sua sul centrodestra difensivo. Gervinho non lo mette davvero mai in difficoltà e lui si fa trovare sempre presente nel contenerne le (poche) folate in velocità. Reattivo anche nel convulso finale nel non concedere cross agevoli a Pezzella.

Vicari 6.5: Semplici si sbraccia spesso, chiedendogli di guidare la difesa e lui lo fa con personalità senza mai dare la sensazione di andare in difficoltà nonostante la stazza di Cornelius o la velocità di Inglese nel finale.

Igor 6.5: Bravo nel non forzare mai la giocata, restando sempre molto concreto anche a costo di spazzare via il pallone in tribuna. Palla al piede concede qualche perla delle sue anche se sbaglia diversi appoggi a Reca nel primo tempo. Ordinatissimo anche nella ripresa.

Strefezza 6.5: Per sua fortuna la sciocchezza commessa nel rimediare il secondo giallo per simulazione non costa cara alla Spal. Ciò non toglie che abbia disputato un’altra bella partita, dimostrando personalità e voglia di fare facendosi sempre trovare pronto in area di rigore. Va vicino al gol in almeno tre circostanze e da un suo tiro nasce la rete di Petagna, confermandosi come il biancoazzurro più pericoloso. Diligente anche in fase di contenimento.

Missiroli 6.5: Seconda partita in posizione di mezz’ala, conferma che anche nel suo ruolo ‘storico’ può dire la sua. Lascia sfogare la Spal soprattutto a sinistra e riesce perfettamente nell’intento di contenere le folate di Kucka. Solo un grandissimo Sepe gli nega la gioia del gol.

Valdifiori 7.5: Partita eccezionale, giocata con gradissima esperienza e carattere. Dalle sue parti la Spal trova sempre un rifugio sicuro dove depositare il pallone e lui mantiene sempre la manovra della squadra a ottimi ritmi giocando raramente a più di due tocchi. Un giocatore ritrovato.

Kurtic 5.5: Probabilmente l’unica piccola nota stonata di giornata. Si vede che non è ancora al meglio della condizione e la sua generosità lo fa correre spesso a vuoto. Se la cava molto meglio quando deve dialogare nello stretto con Reca. Arriva alla fine della partita senza benzina e la poca lucidità lo porta a commettere qualche ingenuità di troppo.

Reca 7: Tra i migliori. Molto costante in tutto l’arco dell’incontro dove si dimostra molto cresciuto di condizione, non facendosi mancare mai una corsa fino alla fine. Resta qualche piccola imprecisione palla al piede ma fa piovere davvero tanti cross in area raggiungendo sempre il fondo. Inappuntabile anche in difesa.

Petagna 7: Tocca un solo pallone in area di rigore ma è quello decisivo, che piazza alle spalle di Sepe con un movimento da vero opportunista. Per il resto gioca prevalentemente lontano dalla porta avversaria ma il suo lavoro spalle alla porta è egregio ed il ‘Mazza’ lo apprezza così come le sue corse che sono costanti fino alla sostituzione.

Floccari 6: Prezioso in appoggio alla manovra sulla sinistra, prova ad impegnare Sepe in un paio di circostanze. Va un pò a sprazzi soprattutto nel primo tempo ma la sua prestazione può considerarsi positiva.

Sala 6: Entra per dare manforte ai compagni in inferiorità numerica. Fa il suo dimostrandosi utile anche in fase di disimpegno.

Valoti s.v.

Paloschi s.v.

Leonardo Semplici 8: Festeggia le duecento panchine con la Spal vincendo per distacco il duello con D’Aversa. Indovina tutte le ‘scommesse’ di giornata e appare rinvigorito in panchina, ‘telecomandando’ i suoi con furore agonistico fino alla fine. Intelligente l’utilizzo si Strefezza sulla destra, chiamato a stringere la sua posizione in area, in modo da raccogliere poi i palloni che arrivavano dalla corsia mancina. In questo modo il Parma è stato tenuto sotto scacco per un’ora abbondante.

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