Spal
25 Settembre 2019
Due rigori di Mancosu ed il gol di Calderoni portano in trionfo i giallorossi, Inutile il momentaneo pari di Di Francesco, poi infortunato

Notte fonda per la Spal, al ‘Mazza’ dilaga il Lecce

di Redazione | 5 min

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Spal, salvezza raggiunta tra i rimpianti

Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Spal, c’è il Pineto tra i biancazzurri e la salvezza

Chiudere il discorso salvezza, con un occhio puntato anche ai risultati delle altre. Nella gara di oggi contro il Pineto, l’ultima di campionato al “Mazza”, la Spal vuole chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico prima della trasferta di Olbia: la vittoria contro gli abruzzesi garantirebbe agli estensi la salvezza matematica

 

(foto di Alessandro Castaldi)

di Andrea Mainardi

I biancoazzurri si confermano allergici agli scontri diretti casalinghi e questa volta sono i salentini a fare bottino pieno a Ferrara. Spal troppo molle e distratta in avvio di entrambi i tempi, nonostante Semplici voglia trasmettere sfrontatezza con Floccari al fianco di Petagna e Di Francesco esterno destro.

Dopo pochi minuti infatti Felipe affossa Babacar in area e Mancosu non sbaglia dal dischetto ma la Spal reagisce subito con Di Francesco per poi giocare un primo tempo più che buono. Le ingenuità biancoazzurre sono però davvero da matita blu e, complice un pò di sfortuna, Calderoni al 47′ trafigge Berisha con un gran sinistro deviato da Vicari.

Timidamente poi la Spal prova a ributtarsi in avanti ma ancora una volta Rocchi indica il dischetto per fallo di Cionek su Mancosu. Il fantasista non si fa pregare e sigla la sua doppietta che chiude la partita. Non gira davvero bene ai biancoazzurri che dovranno fare a meno anche di Di Francesco fermato da un infortunio muscolare, e sabato all’Allianz Stadium di Torino ci si prepara ad un’altra giornata di passione.

Gli spettatori del ‘Mazza’ sudano subito freddo per un paio di errori gratuiti in disimpegno della Spal non sfruttati da Mancosu. I salentini non hanno timore nel giocare palla a terra ed è loro la superiorità territoriale nei primissimi minuti di gioco, e giò dopo nove minuti la Spal va sotto.

Babacar sfonda a destra saltando di potenza sia Cionek che Murgia per poi addentrarsi in area dove viene steso nettamente da Felipe che causa un rigore ineccepibile. Dagli undici metri Mancosu piazza la sfera, Berisha intuisce ma non ci arriva ed il Lecce va in vantaggio.

Sembra già una serata in salita ma i biancoazzurri hanno il merito di reagire praticamente subito. Al 16′ infatti Petagna lavora palla sulla destra servendo poi l’accorrente Cionek. Il suo morbido cross è raccolto da Murgia in area che stoppa e tocca lateralmente per Di Francesco, bravissimo a piazzare il sinistro a giro là dove Gabriel non può arrivare.

Progressivamente la Spal prende possesso del campo grazie al lavoro di Kurtic e Murgia, molto larghi, che aprono spazi sia sugli esterni che per vie centrali. I biancoazzurri premono alla ricerca del vantaggio ed al 35′ è Felipe a scaldare le mani di Gabriel con un bel sinistro secco da fuori area. Il Lecce dopo tanto tempo arroccato nella propria area si fa rivedere con Babacar che per poco non beffa Berisha, anticipando una sua uscita che sembrava senza problemi e Cionek deve metterci una pezza salvando sulla linea.

Dall’altra parte la Spal gioca bene sulle fasce con Reca il cui cross teso viene deviato da Lucioni in fallo laterale. Infine ancora il Lecce si rituffa in avanti con una clamorosa ripartenza di Majer che taglia in due i biancoazzurri che, per loro fortuna, vengono graziati da Falco che non inquadra la porta da ottima posizione.

L’inizio di ripresa è shock: il Lecce fa due minuti ininterrotti di possesso palla e torna clamorosamente in vantaggio. Falco ha gioco troppo facile nell’entrare in area sfruttando il brutto posizionamento di Kurtic e Reca, per poi andare al cross favorendo dal lato opposto Calderoni.

Il terzino fa quindi partire una fucilata mancina di prima intenzione che non lascia scampo a Berisha, complice anche la deviazione di Vicari. Al 53′ ci prova Reca a mettere a posto le cose ma il suo destro deviato da Rispoli trova l’ottimo riflesso di Gabriel in angolo. Semplici poi opera due cambi, entrambi per necessità con gli acciaccati Felipe e Di Francesco che lasciano il posto a Igor e Strefezza.

La Spal a questo punto si riversa in avanti ma, più che creare pericoli, rischia di prendere il terzo gol al 65′ con Rispoli che si fa sessanta mentri palla al piede per poi sparare in curva est una volta entrato in area. Due minuti dopo finalmente si rende pericoloso Petagna con un colpo di testa centrale sull’angolo di Murgia dalla destra.

Purtroppo al 72′ dopo la partita virtualmente finisce perchè il Lecce conquista un altro rigore causato dal contatto in area tra Cionek e Mancosu, concesso in maniera piuttosto generosa. Dagli undici metri ancora una volta Mancosu non sbaglia firmando l’uno a tre che taglia le gambe alla Spal.

Uno sconsolato Semplici gioca la carta Valoti al posto di Reca senza però sorbire grandi effetti dato che la squadra appare rassegnata alla sconfitta, dato che in area leccese piovono cross tutt’altro che pericolosi. I salentini riescono quasi a farsi male da soli all’ 87′ con Rossettini che tutto solo in area devia sul proprio palo il traversone di Kurtic, non basta infatti nel finale la volontà spallina per accorciare almeno il risultato di una partita che rischia di lasciare pesanti strascichi dal punto di vista del morale e degli scontri diretti.

Spal – Lecce 1-3
Marcatori: Mancosu rig. 11′ e 73′ (L), Di Francesco 17′, Calderoni 46′ (L).

Spal (3-5-2): Berisha; Cionek, Vicari, Felipe (dal 54′ Igor); Di Francesco (dal 57′ Strefezza), Murgia, Missiroli, Kurtic, Reca (dal 77′ Valoti); Floccari, Petagna.
A disposizione: Thiam, Letica, Valdifiori, Moncini, Sala, Tomovic, Paloschi, Cannistrà, Jankovic.
Allenatore: Leonardo Semplici.

Lecce (4-3-1-2): Gabriel; Rispoli, Lucioni, Rossettini, Calderoni; Majer (dal 74′ Imbula), Petriccione, Tabanelli; Mancosu; Babacar (dal 68′ Shakov), Falco (dall’ 83′ La Mantia).
A disposizione: Vigorito, Riccardi, Vera, Benzar, Dumancic, Meccariello, Dubickas, Gallo, Lo Faso.
Allenatore: Fabio Liverani.

Arbitro: Gianluca Rocchi di Firenze.
Assistenti: Vecchi – Lombardi.
Quarto uomo: Rapuano.
VAR e AVAR: Mazzoleni – Manganelli.

Ammoniti: Babacar 6′ (L), Calderoni 34′ (L), Igor 69′ (S)

Possesso palla: 59% – 41%.
Tiri (in porta): 12 (7) – 9 (5).
Fuorigioco: 0-1
Falli: 12-10.
Angoli: 8-1.

Spettatori: 13.292

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