Cento
22 Settembre 2019
L'obelisco è riconosciuto dal Mibact come il primo d’Italia, inaugurato nel 1919

Corporeno si prepara al centenario del Monumento ai caduti

di Redazione | 3 min

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Corporeno. Si svolgerà sabato 28 settembre la cerimonia in onore del centenario del primo Monumento ai caduti della prima Guerra mondiale: l’obelisco è infatti riconosciuto dal Mibact Emilia Romagna come il primo d’Italia, inaugurato il 27 luglio 1919 su impulso e interessamento di Angelo Ferioli, padre di uno dei 25 caduti del paese.

E dopo i lavori di restauro e consolidamento, in cui il Comune di Cento ha investito 20mila euro, il prossimo sabato il rito commemorativo vedrà il coinvolgimento delle autorità militari e associazioni, in un evento organizzato dal Comitato Monumento Corporeno, dal Comune e dalla consulta civica di Corporeno e Molino Albergati, che hanno ottenuto la manutenzione del monumento.

“In occasione del centenario” spiega Nicola Fabbri, presidente del Comitato, affiancato da Andrea Silvestri ed Erik Fortini, “ci è sembrato doveroso restituire il monumento alla sua dignità, come aveva fortemente voluto mio nonno, Giuseppe Guaraldi, uno dei curatori dell’epoca della sua manutenzione”.

Si partirà alle 16, con il ritrovo al campo sportivo di Corporeno e la sfilata fino alla Chiesa parrocchiale. Alle 16.40 ci sarà il sorvolo aereo degli “Amici del Reno Air club” che, spiega il rappresentante Vito Zaccaria, “hanno accettato con grande entusiasmo di sostenere l’iniziativa”.

Dopo la messa presieduta dal parroco don Gabriele Carati, alle 18.30 il rito commemorativo e celebrativo, con l’illustrazione della storia del Monumento, il taglio del nastro, e la partecipazione dei bambini di Corporeno. Alle 19, l’intrattenimento della Fanfara Bersaglieri di Scandiano, e alle 19.30 in villa Borgatti seguirà un momento conviviale con la mostra storica e la rievocazione a cura di associazioni militari, tra cui l’associazione nazionale dell’arma di cavalleria, che rimarrà aperta sabato 28 e domenica 29.

Oltre alla mostra che, spiega il rappresentante dell’associazione di cavalleria di Modena Francesco Nadalini, “raccoglierà cimeli della guerra, da materiale di primo soccorso ad armi, quadri e oggettistica”, un altro evento collaterale vedrà il coinvolgimento della primaria e della secondaria di primo grado degli istituti comprensivi e delle scuole Renzi: “Abbiamo ideato un concorso per classi” spiega la presidente della consulta e membro del comitato Beatrice Cremonini, “che prevede un elaborato libero e una premiazione a novembre, dal titolo ‘Passeggiare nella storia della 1° guerra mondiale alla ricerca della pace'”.

Un programma variegato e ricco che “vede il coinvolgimento trasversale di tante associazioni e volontari” dichiara il vicesindaco Maccaferri, “e la cui partecipazione è segnale dell’importanza della tradizione locale e di comunità”. Tra le tante sorprese, saranno infatti presenti anche l’Associazione La Storia, il Museo della cavalleria di Reggio Emilia, i Bersaglieri di Ferrara Arditi del Po (ora a Roma alla Rievocazione Nazionale della Breccia di Porta Pia), le Infermiere Volontarie Croce Rossa Italiana (dette Crocerossine).

Un augurio speciale anche dal presidente nazionale dell’associazione Lagunari truppe anfibie Luigi Chiapperini, in collegamento dal Raduno nazionale di Portogruaro: “Sono certo che l’iniziativa avrà un grande successo” dichiara, sottolineando l’importanza di manifestazioni come questa: “La speranza è che tutta la società civile, non solo istituzionale, continui a dare supporto materiale e morale ai nostri soldati e alle forze armate, che danno tutto per la patria”.

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