“La Commissione pari opportunità del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti deplora contenuti, toni e linguaggio utilizzati nella trasmissione Porta a Porta del 17 settembre 2019, durante la quale il conduttore Bruno Vespa, ha reiterato un atteggiamento ambiguo, scorretto e irrispettoso nei confronti di una donna già vittima di violenza”.

È la netta presa di posizione espressa dall’organismo dell’Ordine dei giornalisti dopo l’intervista a Lucia Panigalli, la donna di Vigarano sopravvissuta a un tentato omicidio compiuto da parte del suo ex compagno Mauro Fabbri, che cercò ancora di farla uccidere anche mentre era in carcere.

La Commissione pari opportunità – che rivela che Vespa verrà sottoposto a procedimento disciplinare da parte dell’Ordine dei giornalisti –  chiede “una maggiore attenzione alla Rai nella verifica delle trasmissioni dal contenuto particolarmente sensibile come questo, anche alla luce dell’adesione dell’azienda al Manifesto di Venezia per una corretta informazione contro la violenza sulle donne”.

Vespa aveva usato toni ed espressioni non molto rispettosi della signora Panigalli – che è scortata dai carabinieri da quando Fabbri è stato posto in libertà vigilata – e della sua storia. Ad esempio ha affermato che “però se avesse voluto ucciderla, l’avrebbe uccisa” o “ma era così follemente innamorato di lei da non volerla dividere se non con la morte di fatto? Fin che morte non ci separi, come si dice”.