di Andrea Profili

Moat Ferrara, l’associazione sportiva dilettantistica di yoga attiva sul territorio, ha presentato l’iniziativa “In cammino per l’acqua”, una camminata che unisce lo sport alla cultura ambientale.

Il 21 settembre, infatti, si partirà dal Circolo Canottieri di via della Ricostruzione 121 per una camminata sulla riva destra del Po. La partenza è prevista per le ore 15, con costo d’iscrizione di 20 euro che servirà a raccogliere fondi per l’acquisto del macchinario Waste Shark, “un drone acquatico di produzione olandese, utilizzato anche sul fiume Gange, che consente la raccolta automatizzata dei rifiuti in superfici d’acqua fino a un totale di 500 kg l’anno”, spiega Nicola Molino presidente di Moat Yoga e Movimento.

La raccolta fondi continuerà fino al 22 marzo 2020, data in cui verrà fatto il punto della situazione. Il macchinario, dal costo di circa 20mila euro, verrà successivamente concesso in gestione a uno o più enti specializzati, grazie anche alla mediazione della Provincia di Ferrara.

“Questa iniziativa è strettamente legata al progetto della Provincia ‘Metropoli di Paesaggio’ – aggiunge il presidente della Provincia di Ferrara Barbara Paron – che ha l’obiettivo di utilizzare e valorizzare l’ambiente, creando una rete capillare di percorsi di terra e di acqua in grado di garantire un vera e propria infrastruttura di mobilità sostenibile, un sistema intermodale per raggiungere in tempi brevi le estremità di una provincia e i suoi punti più nascosti, utilizzando ad esempio i percorsi fluviali della città”.

Durante la camminata i partecipanti saranno accompagnati da informazioni su acqua e dintorni, educazione all’uso consapevole dell’acqua, buone norme comportamentali da tenere per nuocere il meno possibile all’ambiente e tanti argomenti legati alla sostenibilità, il tutto per mezzo di cuffie che saranno date in dotazione alla partenza. Al termine i partecipanti potranno godere di un “bagno sonoro” durante il quale renderanno omaggio all’acqua come elemento naturale.

“L’idea di questa iniziativa – spiega Rossana Stefanini di Moat – è nata dopo aver visto una trasmissione tv riguardo il livello di inquinamento delle acque del nostro pianeta, e ne sono rimasta sbalordita. L’acqua è un elemento troppo importante e prezioso per essere così stupidi da avvelenarla nel modo in cui lo stiamo facendo, quindi la nostra associazione ha deciso di intervenire raccogliendo fondi per l’acquisto di questo dispositivo, piccolo primo passo di un percorso di cultura ambientale da trasmettere ai nostri soci e non solo”.