di Cecilia Gallotta

Poche parole ma tanto affetto per l’ultimo saluto al noto chef e artista ferrarese Marco Jannotta, scomparso lo scorso giovedì dopo un lungo percorso di travaglio all’ospedale di Cona.

Sono stati sufficienti due minuti per gremire l’aula del commiato della Certosa, che nel primo pomeriggio di lunedì è straripata di persone fino alla gradinata esterna, dove le lacrime hanno lasciato il posto ad abbracci e sguardi commossi.

Non un vero e proprio funerale, ma un sentito saluto, prima della cremazione. Più che personalità istituzionali – presenti l’ex sindaco Tagliani e l’ex assessore Merli – si scorgevano volti amici, cari ai familiari, che ringraziano per “la stima e l’apprezzamento che avete dimostrato – come afferma la sorella Laura, visibilmente commossa -. Ci è sinceramente di conforto”.

Anche il mondo della musica ferrarese, con la presenza di Alessandro Mistri e Silvia Bottoni, ha fatto sentire il proprio affetto all’amico artista; del resto “il suo ricordo rimarrà vivo nella sua arte, nei suoi schizzi, nei suoi quadri”, prosegue la sorella, che libera chiunque sia in possesso di una sua opera dal “sentirsi in obbligo di venirci a chiedere un’autorizzazione. Voi sapete sicuramente dare degno ricordo a nostro fratello”.