di Giuseppe Malatesta
Lagosanto. Partenza per nulla sorridente quella della scuola dell’infanzia laghese, la ‘Scuola del Sorriso’ già nota alle cronache degli ultimi anni per i continui problemi strutturali che hanno preoccupato famiglie e amministratori sarà infatti chiusa su ordinanza del sindaco Cristian Bertarelli a seguito di un sopralluogo per nulla rassicurante dei Vigili del Fuoco.
A compromettere la fruibilità in tutta sicurezza dei locali sono ancora una volta le infiltrazioni di acqua dal tetto della struttura, ricordiamo costruita e inaugurata nel 2013. Una situazione già preoccupante a giugno scorso, quando un primo sopralluogo dell’appena eletta amministrazione Bertarelli aveva evidenziato criticità da approfondire.
A quello era seguito il sopralluogo dei Vigili del Fuoco, che il 29 luglio con un primo verbale poi ulteriormente chiarito, su richiesta specifica del sindaco, con nota del 23 agosto, “nella quale veniva indicato – spiega Bertarelli – che le condizioni osservate non precludevano l’agibilità dei locali per lo svolgimento delle attività scolastiche ma tuttavia si consigliava una perizia tecnica per un’analisi più approfondita della stabilità della costruzione”.
Mentre si formalizzava l’incarico ad un tecnico qualificato, che avrebbe compiuto sondaggi e prodotto la relativa relazione nel minor tempo possibile, data l’urgenza, gli eventi piovosi del 6 settembre hanno fatto registrare nuove importanti infiltrazioni che hanno richiesto un nuovo intervento dei Vigili del Fuoco.
Lo stato dei pannelli a giugno e settembre 2017
Verbale alla mano, a questo punto l’amministrazione rende opportuno, su indicazione delle forze dell’ordine, l’interdizione dei locali, dove il rischio di caduta di parti interne non è ormai da escludere. Tutto ciò in attesa che le indagini tecniche (affidate a personale esterno all’ente comunale) siano portate a termine.
“Si tratta di una decisione presa ovviamente a tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica” commenta Bertarelli. “Nel frattempo, di concerto con gli uffici preposti, stiamo verificando la disponibilità di spazi sufficientemente idonei per accogliere le attività della scuola d’infanzia e del nido, anche se non specificatamente destinati all’attività didattica, cercando di arrecare minor disagio possibile. Purtroppo in questi casi non sono previste vie d’uscita e soluzioni per così dire già pronte all’uso, anche perché certi inconvenienti non dovrebbero accadere”.
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