Una convocazione urgente della commissione cultura per capire come la giunta Fabbri si stia muovendo di fronte al rischio di dimezzamento del personale del Servizio biblioteche e archivi della città. La chiedono i gruppi Pd e Gente a modo dopo aver letto la risposta dell’assessore Marco Gulinelli in merito alla interrogazione di Aldo Modonesi e Ilaria Baraldi sulla biblioteca a Le Corti di Medoro (ex PalaSpecchi).
“Non solo abbiamo avuto conferma che la biblioteca non si farà – alzano le braccia i due consiglieri dem -, nonostante il progetto di riqualificazione del quartiere la prevedesse, nonostante le 2000 firme della petizione che chiedeva il mantenimento del progetto, nonostante tra pochi mesi oltre agli studenti il quartiere si riempirà di nuovi residenti nelle quattro palazzine”.
Gulinelli infatti fa presente che “l’insediamento della biblioteca, nell’ambito della ristrutturazione ancora in corso, appare negli elaborati grafici del progetto esecutivo solo come destinazione di un ampio vano, dove non è stato reperito alcun preventivo e computo relativo alla spesa del suo allestimento. Vi è inoltre completa assenza di un piano occupazionale “dedicato” con le necessarie risorse di gestione”. L’assessore poi trova difficile “l’insediamento di una biblioteca all’interno dell’edificio vedrà come destinazione principale l’insediamento del comando di Polizia municipale”.
Insomma, la biblioteca alle Corti di Medoro non si farà, “nonostante il progetto di riqualificazione del quartiere la prevedesse – lamentano Modonesi e Baraldi -, nonostante le 2000 firme della petizione che chiedeva il mantenimento del progetto, nonostante tra pochi mesi oltre agli studenti il quartiere si riempirà di nuovi residenti nelle quattro palazzine”.
Sparisce la Biblioteca, spariscono le aule studio per gli studenti, sparisce la grande sala civica al piano terra che era stata pensata per essere utilizzata dai residenti di quello che già oggi è uno dei quartieri più popolosi di Ferrara (e che lo diventerà ancora di più) e per animare il quartiere con iniziative anche serali”.
E non si parla nemmeno più, “come invece era stato promesso dal vicesindaco, di individuare uno spazio alternativo nell’ambito del progetto di riqualificazione che possa essere adibito a Biblioteca di quartiere. L’avevamo detto qualche mese fa che l’ipotesi di spostarla non sarebbe stata percorribile, in quanto non esistono altri spazi pubblici in zona nelle disponibilità dell’amministrazione comunale. E infatti così è stato”.
I due esponenti del Pd fanno presente che “Gulinelli parla al massimo di un potenziamento della Biblioteca Rodari, potenziamento che chi conosce luogo e spazi e attività sa bene non essere praticabile, tant’è che la biblioteca delle Corti di Medoro era prevista in sostituzione della Rodari, ormai al massimo delle sue potenzialità. Insomma, sembra che l’assessore alla Cultura abbia proprio alzato le mani, a fronte delle presunte esigenze della caserma voluta dal suo collega Lodi”.
Ma ad allarmare maggiormente i due interpellanti è la previsione, nel 2020, del pensionamento di oltre venti operatori del Servizio, “che – scrive Gulinelli – potrebbe mettere a rischio perfino i turni di apertura della Biblioteca Ariostea”.
“Queste parole ci allarmano – affermano Modonesi e Baraldi – tanto quanto il venir meno del progetto della nuova Biblioteca: è a rischio il futuro del sistema bibliotecario della nostra città, un sistema che in questi anni è cresciuto e si è rafforzato per offerta e servizi, non ultimo con l’apertura della nuova Biblioteca per i Ragazzi a Casa Niccolini? E che fine hanno fatto le promesse di assunzione di giovani fatte in campagna elettorale?”.
Per questo motivo il Pd ha richiesto, insieme al gruppo Gente a Modo, la convocazione urgente della Commissione Cultura alla presenza degli assessori Gulinelli e Travagli e delle organizzazioni sindacali “per conoscere da loro quali azioni la Giunta Fabbri intenda perseguire per mantenere e rafforzare il sistema bibliotecario e archivistico della nostra città”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com