Economia e Lavoro
13 Settembre 2019
L ’idea dal presidente Davide Bellotti al Congresso della Società italiana di ecologia in corso presso l’Università di Ferrara

Da Cna Ferrara una proposta salva-ambiente: “Un 5 per mille per tutelare le ricchezze naturali”

di Redazione | 2 min

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Davide Bellotti al Congresso della Società italiana di ecologia

“Oggi le imprese italiane destinano alle tasse quasi il 60% del reddito aziendale. Se una piccola quota – lo 0,5% – di tutto quel denaro venisse vincolato alla tutela e alla manutenzione ambientale, avremmo mezzi sufficienti per fare del nostro territorio un’autentica risorsa economica, valorizzandone al contempo le ricchezze naturali”.

E’ questa la proposta lanciata dal presidente provinciale di Cna Ferrara Davide Bellotti intervenendo al XXIX Congresso della società italiana di ecologia “Capitale naturale: la gestione per la conservazione”, organizzato dalla prof.ssa Elisa Anna Fano e in corso presso l’Università di Ferrara dal 10 al 12 settembre. Filo conduttore del congresso, il Capitale Naturale, e la necessità di un nuovo paradigma nella Conservazione della natura, da considerare non più facoltativa ma necessaria, da “freno dello sviluppo” a valore aggiunto.

Bellotti è intervenuto a una tavola rotonda sulla conservazione dei Parchi naturali moderata dal prof. Giuseppe Castaldelli e a cui hanno partecipato il dott. Gianfranco Bologna, direttore tecnico di WWF Italia, l’ing Patrizio Scarpellini, direttore del Comitato Tecnico di Federparchi e del Parco delle Cinque Terre e la dott.ssa Maria Pia Pagliarusco, direttrice del Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna.

“E’ necessario – ha detto Bellotti – riconoscere che il territorio, se correttamente tutelato dal punto di vista ambientale, ha un grande valore economico, non solo sotto il profilo turistico. Poi bisogna mettere le imprese in condizioni di investire sul territorio: per far questo bisogna uscire dalla logica dei bandi, e creare un quadro di risorse strutturali da impiegare nella valorizzazione del nostro ambiente naturale e di ciò che ci può dare in termini di turismo, benessere, reputazione internazionale”.

Da qui l’ipotesi di un “cinque per mille” per l’ambiente: “mi chiedo – conclude Bellotti – se la regione Emilia Romagna non possa prendere in considerazione una proposta del genere facendo leva sui margini di autonomia di cui gode rispetto allo Stato centrale”.

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