Ai blocchi di partenza la terza edizione del Premio “Storie di Alternanza”, promosso dalla Camera di commercio anche per l’anno scolastico 2019/2020 e che, stando ai numeri delle due precedenti edizioni, ha destato grandissimo interesse: sono stati, infatti, oltre 200 gli studenti che hanno partecipato alle due competizioni e numerosi i video-racconti presentati.
“Il premio – sottolinea il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni – intende contribuire ad accrescere la qualità e l’efficacia dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, attivare una proficua collaborazione tra le scuole, le imprese e gli enti coinvolti, rendere significativa l’esperienza attraverso la realizzazione di video-racconti che descrivano le attività svolte e le competenze maturate nel progetto di alternanza, grazie anche al supporto dei tutor scolastici e aziendali, sempre più protagonisti delle esperienze degli studenti”.
Come le precedenti, anche la nuova edizione prevederà due categorie di concorso (licei e istituti tecnici e professionali) e due sessioni, con candidature possibili, rispettivamente, dal 9 settembre al 21 ottobre 2019 e dal 3 febbraio al 20 aprile 2020, per premiare i progetti di alternanza realizzati a partire dall’anno scolastico 2018/2019. Sono circa 9mila le ragazze e i ragazzi ferraresi potenzialmente interessati ogni anno.
La Camera di commercio effettuerà una selezione dei video presentati e conferirà riconoscimenti a livello locale. I vincitori dei premi locali saranno candidati al concorso nazionale, le cui premiazioni si terranno a Verona, il 28 novembre in occasione di Job&Orienta 2019, e a Roma, presso la sede di Unioncamere, nel mese di maggio 2020.
“Vogliamo – prosegue il presidente della Camera di commercio – progetti e nuove idee per l’economia e l’impresa giovanile. La mobilità nello studio, nella ricerca, nel lavoro è utile, ma quando l’andar via è determinato da una costrizione, e quando il rientro è reso problematico, allora si registra un danno molto pesante cui è necessario porre rimedio. Occorre creare dei ponti affinché le nostre imprese, l’Università, i centri di ricerca possano comunque avvalersi dei giovani che vanno a formarsi o a lavorare altrove, facendo leva sulle loro capacità”.
Per tutte le informazioni e sulla modalità di partecipazione consultare il sito www.fe.camcom.it oppure scrivere a urp@fe.camcom.it.
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